giovedì 21 febbraio 2019

Herod - Sombre Dessein: la maestria di disegnare con le ombre

(Recensione di Sombre Dessein degli Herod)


Ci sono cose che si capiscono solo alla distanza. Solo dopo molto tempo e guardando tutto da una prospettiva diversa si può capire che un'era si è conclusa, che è avvenuto un cambiamento che determina un nuovo periodo. Tutto ciò sia a livello storico che personale. Per quello non capisco chi mette definizioni al proprio operato ancora prima d'iniziarlo. Como se bastasse una parola per realizzare la magia. Ci sono cose che sono semplici e altre che sono molto complesse. E' un errore pretendere che quelle complesse diventino semplici.

Alla distanza di quattro anni gli svizzeri Herod ci regalano un nuovo lavoro intitolato Sombre Dessein. Un lavoro complesso che attraversa diversi generi. Ed è questa complessità quella regala degli spunti brillanti. Come capita in genere in qualsiasi aspetto della vita quando c'è la volontà di mescolare gli elementi, di far nascere qualcosa di nuovo, e si sa come farlo, il risultato non può che essere positivo. In particolare questo disco potrebbe regalare una prima lettura che lo definirebbe come un lavoro duro, ostico, denso, ma andando avanti si rivela un disco pieno di sfumature, di momenti di grande profondità, di contrasti funzionali, di una forza calibrata. Perché per formare al meglio un discorso musicale è fondamentale che ci sia uno spettro dal quale si possa pescare all'occorrenza. In questo modo la forza lo diventa ancora di più e i momenti riflessivi toccano profondità che tiranno fuori pensieri unici, molto spesso sommersi. 

Sombre Dessein


Un'altro aspetto che permette di capire la "bontà" di questo disco è il fatto che gli Herod partano dal fatto che la loro musica sia lo sludge metal, genere spesso acido, potente ma anche leggermente statico. Invece questo Sombre Dessein è un lavoro che pare la porta ad altri elementi, come quello del post rock e del post metal regalando passaggi ipnotici, reiterativi, tantrici. Per quello la sua capacità sorprende e finisce per guidarci attraverso una serie di mondi sonori e non solo. E' un viaggio affascinante, ricco, luminoso, seppur portato avanti in zone d'ombra. Personalmente è questa la chiave che mi porta a stimare molto positivamente questo lavoro. Mi regala spunti nuovi, idee che da per sé sono già molto originali ma coniugate prendono ancora più brillo. Originale, complesso, motivante, questo è un disco non annoia mai e che ci guida sempre attraverso strade nuove.

Sombre Dessein è appunto un'ombra che disegna. Si potrebbe pensare che il risultato dia soltanto una serie di creazioni monotonali ed invece quest'ombra è piena di sfumature e i propri disegni vanno guardati da vicino per riuscir a vedere anche i più minimi dettagli. Gli Herod sono stati in grado di costruire un disco rotondo e molto curato, un intreccio di idee musicali e non solo che tessono una rete impossibile da rompere. 

Herod


Pesco due brani che permettono di capire lo spettro musicale sul quale si muove la band.
Don't Speak Last, brano più lungo dell'intero lavoro, ricco di cambiamenti, di dense e cupe atmosfere che si rompono con l'energia della band. Forse questo è l'esempio che illustra al meglio quell'insieme de idee che convergono costruendo la musica che troviamo in questo lavoro.
There Will Be Gods, traccia di chiusura di questo disco, anche questa molto lunga e, dal mio punto di vista, quella più interessante. Un brano ipnotico che potrebbe appartenere a tanti generi diversi. E' nella reiterazione e l'aggiunta di nuovi elementi che si forgia la potenza di questo brano. Misuratamente denso, misuratamente intenso, un trionfo di coinvolgimento.


Ancora una volta mi ritrovo a lodare un lavoro dove l'apertura mentale e la voglia di creare mescolando delle carte è l'impronta principale. Un grande applauso dunque agli Herod e al loro modo di regalarci questo bellissimo Sombre Dessein. Un disco che, non ho dubbi, piacerà a tanta gente capace di sintonizzarsi con l'idea che custodisce. 

Voto 8,5/10
Herod - Sombre Dessein
Pelagic Records
Uscita 15.02.2019

Sito Ufficiale Herod
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