Per l'ultimo post dell'anno ho deciso di misurarmi con quello che è stato questo 2016 a livello musicale. Andando oltre al fatto, detto e ribattuto infinite volte, che è stato un anno nefasto per via di tutte le morti celebri, devo dire che a livello personale mi ha regalato un sacco di spunti bellissimi. Un esempio su tutti: l'aver deciso di aprire questo blog e ritrovarmi sommerso di musica di altissima qualità riscontrando una risposta positivissima sia nei lettori che negli stessi gruppi recensiti o intervistati.
Slittare questa classifica non è stato semplice e per farlo ho scelto di includere soltanto degli LP, lasciando fuori dei validissimi lavori come Can't you Wait, ottimissimo EP dell'islandese GlerAkur. Un'altro aspetto fondamentale è stato quello della distanza temporale. Come vedrete il primo in classifica non è un album che ha ottenuto il voto più alto quando l'ho recensito, ma ulteriori ascolti hanno determinato la sua bellezza infinita meritevole di questo, umile, riconoscimento.
Augurandomi che il 2017 sia ancora più fiorito a livello musicale, approfitto di ringraziarvi per questi sei mesi meravigliosi, i primi nella giovane vita di Lettere dall'Undergound.
Ma adesso, senza ulteriori indugi, andiamo a scoprire questa Top 10 album 2016.
- N°10 The Pineapple Thief - Your Wilderness
Un disco elegantissimo, costruito con una grande carica emotiva che utilizza la musica come veicolo ed arriva al cuore dell'ascoltatore.
(la recensione completa la trovi qui)
- N°9 Ornaments - Drama
Unico album italiano presente in questa personale classifica. Un disco ambizioso che offre una nuova lettura ricca di prospettive moderne di un'opera maestosa. La conferma di una band che non ha nulla da invidiare a tanti gruppi stranieri.
(la recensione completa la trovi qui)
- N°8 Katatonia - The Fall of Hearts
Quest'anno ci ha regalato dei nuovi lavori di mostri sacri dell'underground musicale come gli Opeth, i Neurosis, i Gojira o Devin Townsend Project, ma nessuno è stato in grado di regalarci un disco da porre nella cima delle proprie carriere discografiche. Nessuno tranne i Katatonia. The Fall of Hearts rappresenta il loro punto più alto in quanto a complessità creativa senza mai perdere, però, la propria impronta.
(la recensione completa la trovi qui)
- N°7 MONO - Requiem for Hell
Un'opera epica che non ha bisogna di parole. Un viaggio epocale che in realtà si svolge dentro di ognuno di noi. La capacità onirica dei MONO viene esaltata da questo disco che trova spazio, anche, per dei regali musicali.
(la recensione completa la trovi qui)
- N°6 Virus - Memento Collider
E' stato il primo disco che ho recensito su questo blog. Il ritorno di una band unica che ha dato, ancora una volta, il meglio di sé in questo album. Complesse trame che solo i Virus riescono a tessere dando nuova linfa al avantgarde metal.
(la recensione completa la trovi qui)
- N°5 Cult of Luna & Julie Christmas - Mariner
Unico disco presente in questo elenco a non essere stato recensito in questo blog perché era uscito qualche mese prima della sua apertura. I contrasti presenti in questo disco danno una spazialità incredibile arricchendo tutti gli artisti impegnati in questo lavoro. Nuovi orizzonti per il post metal.
- N°4 Seven Impale - Contrapasso
Un gruppo che ha un background musicale che non sembra di questi tempi ma che aggiunge di tutto alla propria musica. Brani complessi che si snodano con una logica messa in piedi dalla band e, dunque, impossibile da replicare. Un disco pieno di talento.
(la recensione completa la trovi qui)
- N°3 Darkher - Realms
Il primo LP di quest'artista inglese è uno dei regali più meravigliosi di questo 2016. Un disco intrinseco di una bellezza oscura che ti conquista senza lasciar via d'uscita. Una voce meravigliosa che incanta portandoci a spasso tra la nebbia musicale della sua band.
(la recensione completa la trovi qui)
- Nº2 öOoOoOoOoOo - Samen
Geniali sin dalla scelta del nome della band. Un disco che è molto di più di un insieme di canzoni ma che dev'essere vissuto come un'esposizione d'arte. Una metafora della vita e della complessità dell'esistenza. Imprescindibile.
(la recensione completa la trovi qui)
- N°1 Alcest - Kodama
Quando avevo recensito questo disco il mio voto era stato alto ma non il più alto di tutti. La magia è scattata successivamente quando i brani presenti in Kodama s'insinuavano improvvisamente nei più dispari momenti. Gli Alcest hanno costruito un album perfetto che emoziona in un modo unico. Un mix di nostalgia onirica e di profonda intimità che viene celebrato. Un inno ed una pietra miliare del blackgaze per i tempi futuri.
Per darvi una dimensione sonora di questa classifica ecco questo video riassuntivo. Buon 2017 a tutti!!!!
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