mercoledì 15 maggio 2019

Bjørn Riis - A Storm is Coming: l'energia dell'attesa prima della tempesta

(Recensione di A Storm is Coming di Bjørn Riis)


In quest'ultimo periodo della mia vita sto inseguendo più che mai quel vulcano artistico che mi esplode dentro. Ne ho bisogno perché è come l'acqua fresca nei giorni di caldo torrido, curiosamente in un maggio dove di caldo ce n'è stato ben poco. Questa attitudine che sto portando avanti mi piace, creo, compongo, scrivo, scatto, ascolto, discuto, mi emoziono e faccio emozionare. E' questa la mia vita, è questo quello che sono e che, qualche volta ho eclissato. Per quello nella musica che ascolto cerco quello che mi può restituire le stesse sensazioni.

A Storm is Coming

La musica di Bjørn Riis non è nuova per questo blog. Sia grazie al suo progetto, Airbag, che al suo precedente disco ho sempre avuto modo di parlare delle sue creazioni, molto prolifiche visto che oggi vi racconto della sua ultima fatica, intitolata A Storm is Coming. Questo nuovo lavoro viene a confermare tutte le idee che c'erano già sul suo essere e il modo di scrivere musica. Questo suo rock progressivo che ricorda sia quello che viene fatto dai Pink Floyd che dai lavori, più recenti, dei Porcupine Tree o da Steven Wilson. Vale a dire una musica estremamente emotiva, toccante, che non lascia mai indifferente l'ascoltatore. Forse, con rispetto al disco anteriore, Forever Comes to an End, questo nuovo lavoro è meno malinconico, ma questo non significa, minimamente, che non sia un lavoro che rimane impresso, che va ascoltato e riascoltato perché non risulta mai impositivo o prepotente ma trova sempre il giusto spazio. Un disco da ascoltare, per esempio, in macchina, quando la voglia di viaggiare in più modi si manifesta. 

A Storm is Coming

A Storm is Coming è un rifugio, è quella consapevolezza di sapere che, per un po', bisognerà stringersi forte e che quei momenti rimarranno impressi nei ricordi. Questo è il pregio, per nulla scontato, di Bjørn Riis. Le sue creazioni hanno la capacità di diventare un uno con quello che si vive. Ho visto gente piangere di emozione di fronte all'ascolto di qualche sua canzone. Il perché è dovuto al fatto che utilizza l'intimità sonora e un controllo dell'energia che è invidiabile. I suoi brani non sono mai urlati, ma non per quello sono lenti o poco dinamici. C'è spazio per chitarre distorte, per momenti più forti, per un suono che ti avvolge ma tutto fatto con un grande criterio, un po' alla Porcupine Tree (scusate se torno a fare questo paragone ma credo che sia veramente illuminante). Brani che si svolgono in modo naturale, anche se possono arrivare ad avere una lunghezza molto importante. Brani che raccontano storie, che creano un legame con chi ascolta, che possono sembrare provenire da un mondo molto diverso di quello che più di qualcuno vive ma allo stesso tempo che sembrano scritti proprio per ognuno di noi. E' come immaginare di raccontare cosa si prova vedendo per la prima volta il mare a chi non lo ha mai visto. 

A Storm is Coming

Pensiamo a quello che succede prima che arrivi una tempesta. Si sente un'energia particolare nell'aria. Tutto diventa elettrico, tutto è sospeso in attesa del primo fulmine, del primo tuono, dell'acqua che cadrà copiosa. La gente si rifugia il meglio possibile perché sa che trovarsi in mezzo alla tempesta è, sì, bello, ma anche devastante. Ecco, è quello il momento catturato in questo A Storm is Coming, quell'elettricità che c'è anche in altri momenti, in tutte le cose che viviamo nell'attimo prima di uno scoppio emotivo, di una grande gioia, nella fine di un'attesa. Bjørn Riis ha la capacità di trasformare in musica tutto ciò e di ricordarci, ancora una volta, la forza di quello che significa vivere.

Bjørn Riis

Prendo tre brani da questo lavoro.
You and Me. Credo che non sia affatto facile scrivere ballate che emozionino, che facciano capire che quando un brano del genere viene scritto correttamente riesce a toccare dei fili molto sottili. Questo brano è così. E' uno di quei brani da scrivere per chi li merita perché pochi regali possono essere come questo. Perché la vita cambia ma le emozioni dei ricordi rimangono sempre.
Stormwatch. Il brano più lungo del lavoro, quasi 15 minuti. Vi parlavo di quell'energia che si percepisce prima dell'arrivo di una tempesta. Questo brano lo racconta. Ci fa sentire quell'energia, quell'attesa, quello scoppio, quella voglia, mista alla paura, nel vedere arrivare quel fenomeno della naturalezza. Chi non rimane incantato guardando i fulmini in lontananza? Questo brano restituisce quell'emozione.
This House. Questo è un disco intimo, toccante, un disco che parla di ricordi, di momenti, di assenze e presenze. E questo brano ne è la perfetta dimostrazione. Non sono soltanto le parole, è anche il modo nel quale si sviluppa tutto, è il modo nel quale la musica disegna un'emozione. Tutto molto bello.


A Storm is Coming ribadisce la capacità di un artista come Bjørn Riis, capacità di toccare certe emozioni senza essere scontato o esagerato. Tutto fatto con tatto ed eleganza, con una grande capacità tecnica che viene messa in funzione dello scopo del brano, della storia da raccontare, del ricordo da far tornare in mente. Mica facile.

Voto 8/10
Bjørn Riis - A Storm is Coming
Karisma Records
Uscita 03.05.2019

lunedì 6 maggio 2019

Numenorean - Adore: solo nel vuoto sapiamo chi siamo

(Recensione di Adore dei Numenorean)


Quanto è inattesa la vita? Avete mai provato a pensare dove immaginavate di essere o dove siete veramente? Non c'è un peggio o un meglio. La vita, per me, non è un rimpianto. Anche nei momenti più difficili c'è sempre la consapevolezza di esistere e di capire che quell'esistenza genera una serie immensa d'interazioni e quello mi mantiene vivo, felice, soddisfatto. L'evoluzione di quello che viviamo viene dettata da noi, da quello che impariamo, dagli errori che commettiamo ma anche dalla forza che ci imponiamo per essere migliori. Tutto ha un senso anche quando sembra non avere senso, tutta distruzione significa ricostruire meglio dalle macerie. Tutta la bellezza si svela, pura, per quello che è. Come la musica.

Adore

Adore è l'atteso secondo album dei canadesi Numenorean. Gruppo che aveva lasciato un alto livello di aspettative grazie al loro post black metal sviluppato magistralmente nel loro debutto. Questa è un'informazione da tenere in grande considerazione perché per analizzare questo nuovo lavoro bisogna tenere in considerazione il coraggio messo in campo, il loro modo di costruire un disco prendendo delle scelte che sembrano rispondere a un'unica motivazione: fare un disco intenso, che non lascia mai e poi mai l'ascoltatore in balia di automatismi o strade a senso unico. Ma l'aspetto più interessante è che per arrivare a un punto come quello in tanti scelgono di fare diventare complessa la musica, di aggiungere quante più stranezze possibili, e in molti casi, quando non ci sono forzature, è qualcosa che funziona molto bene. Per questa band, invece, non ci sono limiti. Questa dinamicità viene data da un'apertura mentale, dal costruire dei momenti toccanti, dal pulire al massimo una melodia e poi, in un secondo momento, sporcarla con elementi che arricchiscono e basta.

Adore

La forza di questo lavoro sta proprio in quello. Nel non dover aspettarsi nulla perché quello che si ritrova è ancora migliore. C'è un senso di sorpresa, un contrasto crescente che, col passare di ogni minuto, ci porta a dimensioni preziose. Adore diventa veramente un disco da adorare, da ascoltare senza sosta, da ficcarsi in testa senza mai distogliere tutto quello che ci da. E' uno di quei dischi che, generalmente, definisco come i miei dischi del momento, perché ascoltarlo non stanca e perché diversi brani rimangono impressi profondamente. A questo punto partire dalla definizione post black metal è un arma di doppio taglio. Da una parte effettivamente prevale quello spirito e ci arriva con ogni singola canzone, da un'altra diventa molto riduttivo. Ma la difficoltà, in quanto recensore (qualsiasi cosa voglia dire esserne uno), sta nell'individuare altri generi che s'intrecciano in questa danza cosmica musicale. La musica dei Numenorean sembra prendere la strada dell' alternative metal, dell'atmospheric metal, del post rock e, forse cosa non tanto evidente, del progressive metal. Ma come avviene con i lavori ben costruiti questa comunione non risulta violenta, incongruente o sbagliata. Tutto combacia, tutto cresce, stabilendo così una nuova formula che diventa naturale. Questa è la grazia, e lo scoppo, di un gruppo che sa fare le cose per bene.

Adore

Entrare nel mondo di Adore è attraversare un portale che ci guida dentro al senso dell'esistenza, dell'assenza, della mancanza, della delusione, della sofferenza. Potrebbe sembrare un disco cupo, triste, costruito con storie che non conoscono un lieto fine, con la forza struggente del vuoto ma forse è proprio lì che l'energia migliore esiste e ci fa crescere. E' proprio nel limite che tutto quello che non sembra avere senso prende più senso che mai. Perché di fronte al vuoto non siamo mai soli, per la proma volta sentiamo la nostra propria voce. Questo è il, prezioso, messaggio dei Numenorean.

Numenorean

Mi è molto difficile limitarmi a consigliare un numero chiuso di tracce ma provo a fermarmi a tre.
La prima è Horizon. Forse all'inizio rimane molto chiaro il concetto di post black metal ma lo sviluppo del brano permette di capire che non si può ridurre tutto solo a quello. E' un brano che cambia pelle, che si nutre di grinta, energia ma anche di pause. Di tappetti strumentali struggenti, della bellezza che un musicista sa d'aver raggiunto quando mente e strumento dialogano senza filtri. E' un brano che emoziona. Bellissimo, da ascoltare milioni di volte.
La seconda è Regret. In questo brano credo che sia abbastanza chiaro il modo nel quale la band lavora con l'energia dei propri brani. Mai eccessi ma mai perdite sotto una certa soglia. Un modo funzionale che non lascia mai l'ascoltatore da solo.
La terza è Stay. Uno dei momenti più toccanti del disco. La conferma che per scrivere canzoni intramontabili qualche volta basta una sola frase. Un brano da innamorarsi, una preghiera sommersa nella profondità del suo significato. Bellezza pura.


Chi ha letto questa recensione non avrà alcun dubbio nel dire che evidentemente Adore è un disco che ho apprezzato profondamente. Ma questo ben poco importa, perché i gusti sono gusti e mai mi sono imposto che a tutti deva piacere quello che a me piace. Quello che veramente m'interessa che arrivi a chi leggerà questa recensione è che questo lavoro dei Numenorean è un lavoro bellissimo, originale, complesso ma non complicato e, soprattutto, emotivo. Bisogna affrontare il vuoto per conoscersi veramente.

Voto 9/10
Numenorean - Adore
Season of Mist
Uscita 12.04.2019