(Recensione di Momentum dei Vanora)
Quando qualcuno mi chiede perché ascolto metal, la risposta non è affatto difficile. Ascolto metal perché in quel mondo musicale ritrovo tutte le emozioni che m'interessano. Possono avere di fronte dei lavori molto sentiti e traspirati, posso avere dei concentrati di rabbia, posso avere dei lavori di rara bellezza e posso avere dei veri enigmi che si risolvono soltanto ascoltando un gruppo. Il metal è globale ed è difficile pensare che tralasci qualche sfumatura di quello che siamo e di come lo viviamo. Per quello ascolto metal.
Nella vasta strada del metal è bellissimo vedere come gruppi nati da poco riescono ad offrire dei lavori di grande grande spessore e d'idee molto chiare. E' quello che succede con i norvegesi Vanora, che ci regalano uno splendido disco di debutto intitolato Momentum. Quello che colpisce maggiormente di questo lavoro è l'insieme di generi che si compenetrano alla perfezione. Da quel punto di vista è abbastanza evidente che la predilezione di questi musicisti si trovi nella musica tecnica/progressiva. Per quello le loro strutture sono molto originali ed articolate, in modo di riuscir a dare vita a delle creazioni molto dinamiche, che viaggiano con grande sicurezza stupendo l'ascoltatore. Quando pensiamo di essere in mezzo ad un brano assolutamente tech metal ecco che tutto prende un'altra piega, che la dinamica cala e che abbracciamo dei suoni più vicini all'alternative metal. Tutto fatto con naturalità, come se ci fosse un'esigenza intrinseca che porta a fare così. E ripeto, a rischio di sembrare pesante, siamo di fronte ad un gruppo nuovo, non a una band conclamata ed affermata.
Sebbene i generi nominati in precedenza, tech metal e alternative metal, sono i più presenti sarebbe molto riduttivo dire che questo Momentum si ferma a questo punto. No, dentro all'immaginario musicale dei Vanora c'è molto altro. Normalmente, per non cadere nella dinamica di dover fare un analisi più profondo, si da il nome di modern metal a tutto questo crossover di elementi. Ma dal mio punto di vista dare questa definizione è poco e nulla. Per quello è meglio cercare di descrivere qual è la musica portata davanti dalla band. Partiamo dunque con l'idea di una serie di brani molto tecnici che ricordano in modo importante quello che fanno i Meshuggah, vale a dire ritmiche molto spinte, chitarre che costruiscono dei riff frenetici, spesso dispari, ed una voce growl che aggiunge aggressività a tutto il quadro. Ma oltre a quello c'è tanto altro. Partendo dal lavoro della tastiera. Un lavoro che ha tutt'altra caratteristica di quello di essere un semplice "riempitivo". Infatti ci sono momenti dedicati completamente ai tasti, dove andiamo quasi a sconfinare su un ambient metal ambizioso. Bisogna anche aggiungere il lavoro della voce pulita, che va a stare in grande contrasto con l'altra. E' un lavoro dove la band prende le sembianze di gruppi come TesseracT. Ecco, sono questi contrasti a dare una profondità chiave a questo lavoro e di conseguenza a tutta la band.
La riflessione che mi viene, cercando di equiparare questo lavoro con il nostro mondo oggi, è che sia per i Vanora come per la nostra società è molto più semplice avere un accesso quasi illimitato ad una serie di conoscenze e di tecnologie. E spesso si pensa che tutti sappiano fare un sacco di cose senza far veramente bene neanche una. Invece io vorrei girarla a questo modo: la conoscenza è alla portata di molta più gente e come conseguenza di ciò chi è specializzato in qualcosa dev'essere ancora più bravo. Ecco, la bravura che si sente in questo Momentum sta nell'equilibrio che salta fuori dal coniugare tutti questi elementi avendo sempre in alto una grande qualità.
Pesco due brani per farvi capire com'è anche difficile dare un'unica definizione alla musica della band.
Il primo brano è quello di apertura del disco, Mask, ed ascoltando i primi minuti verrebbe da dire: ma la parte tech alla Meshuggah dove diavolo è? Questo perché parte morbido e vellutato, dando un'idea che dopo cambia completamente. Gioco dell'illusione che poi si dimostra altro. Funziona perfettamente perché ancora non ci permette di capire fino in fondo cosa fa la band.
Il secondo è Echo to the World. Qua il discorso cambia. Si sente tantissimo la presenza tecnica o progressiva ma la direzione sembra molto più chiara con rispetto al primo brano. Ma ecco che quando sembra che andremmo in una direzione grintosa, tutto gira e prende una serie di contrasti dove chitarre arpeggiate e tastiere sembrano non assecondare la voce growl. Ma anche questo sarà destinato a cambiare, come se fossimo di fronte ad una furiosa evoluzione che non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Ottimo debutto per i Vanora. Un disco che riscuoterà molti consensi. Momentum è molto interessante perché abbraccia con ambizione una serie di impulsi e si misura con un'ambizione non minore. E da questo confronto esce molto ben situato. Sarà interessante vedere come continuerà a svilupparsi tutto il discorso musicale ma non dubito che sentiremo parlare spesso dei Vanora.
Voto 8/10
Vanora - Momentum
Crime Records
Uscita: 01.09.2017
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