(Recensione di Invader from Beyond dei Damnation Defaced)
Sicuramente uno degli argomenti più interessanti quando si cerca di raccontare certe storie con la musica è quello della fantascienza. Questo perché ci sono certi collegamenti che diventano più semplici. In un certo modo se pensiamo a tutto quello che ha a che fare con i synth il collegamento con un mondo "futuristico" è molto più immediato. Andando più nel profondo è interessante come le diverse tematiche necessitino di determinati modi di fare musica, o di determinati suoni.
Il terzo disco dei tedeschi Damnation Defaced è un disco che ci trasporta dentro alle storie che vedono dei conflitti intergalattici con invasioni aliene che cercano di distruggere la terra. Argomenti che possono trovare ampio spazio nell'inventiva e nel modo di raccontare queste storie. Una cosa molto interessante è che questo Invader from Beyond cerca di stare dentro alla storia, di darci il punto di vista di un umano che combatte e che sa che la sua sopravvivenza e quella dell'intero pianeta dipende da quello che farà insieme ai suoi compagni di lotta. Ma andando a posizionarci dentro la parte musicale è molto interessante vedere come si gioca con diversi elementi che, da un parte, ci riportano a quel contesto futuristico ed apocalittico, ma d'altra potrebbe tranquillamente appartenere ad altre sonorità.
Concentriamoci dunque sulla parte musicale perché l'intreccio di diversi elementi finiscono per donare la personalità unica dei Damnation Defaced. Come prima cosa c'è da dire che ci muoviamo dentro al mondo del death metal e più concretamente in quello del melodic death metal. Ma la massiccia presenza di synth da un tocco molto diverso da quello che possono avere tante altre band che fanno questo genere. La cosa importante è che le tastiere non diventano protagoniste ma danno un tocco molto particolare. Senza di loro potremmo parlare di un disco molto più "standard" ma grazie alla loro presenza si abbraccia questo modo di raccontare storie servendosi anche della musica. Invader from Beyond è senz'altro un disco futuristico e fantascientifico ma non si proietta completamente su quel piano. Rimane infatti molto legato alla sicurezza data da un genere come quello praticato dalla band. Diciamo che il passo che molti gruppi hanno dato in quella direzione, diventando così degli esponenti del modern metal, molto spesso confinando col tech metal, in questo caso non c'è. E questo è un bene perché non è una mossa e scontata e fa trasparire l'onestà musicale della band, che fa quello che meglio le viene.
Qual è la colonna sonora di un'invasione aliena e della guerra in cerca della liberazione della terra? Abbiamo tanti esempi cinematografici e tante vie diversi che, in tutti casi, generalmente coincidono in parecchie cose. Questo Invader from Beyond diventa molto interessante perché da una parte ha tante caratteristiche associabili ad una colonna sonora del genere ma d'altra parte ci va sentire degli elementi che non sarebbero così scontati. La quadratura di questo disco dimostra la totale convinzione dei Damnation Defaced nel momento di proporsi di creare questo disco.
Ci sono due brani che danno un'idea molto fedele di tutto che c'è dentro a questo lavoro.
Il primo è quello che più mi è piaciuto anche per dei motivi che v'illustrerò subito. Si chiama The Key to your Voice e in un certo modo diventa, con consapevolezza o meno, un omaggio alla musica degli anni 90. Se non altro quel ritornello che dice: "Refuse, Resist" ci porta in mente la musica dei Sepultura ma musicalmente pure c'è un modo di affrontare tutto da un'ottica molto propria a quel decennio. E' un brano che rimane molto impresso.
Il secondo è The Creator's Fall e ci mette di nuovo di fronte a questa storia fantascientifica, alle infinite vie narrative che si ritrovano d'avanti ad una stesura del genere. Infatti bisogna pensare alle tante opere d'arte preziose che sono diversi dischi che hanno raccontato delle storie favolose inventate di sana piana. Ma musicalmente c'è anche qualcosa da dire su questo brano perché diventa trascinante, corale ed effettivo.
Così come ogni scrittore ha un suo stile particolare e sono proprio questi dettagli a fare la differenza tra uno e l'altro e a portare alla fama qualcuno piuttosto di qualcun altro in questo disco si sente la stessa cosa. Poi entra in gioco la soggezione nell'amare certe storie raccontate in un certo modo ma c'è da dire che con Invader from Beyond i Damnation Defaced hanno fatto un bel sforzo di espressione su quello che è la loro musica ed il modo di costruire canzoni che diventano storie.
Voto 7,5/10
Damnation Defaced - Invader from Beyond
Apostasy Records
Uscita 06.10.2017
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