(Recensione di The Fallen Ones the Collapse Under the Empire)
Se c'è un sinonimo di modernità sicuramente è il suono synth. Quel suono che era assolutamente inesistente prima che la musica abbracciasse l'elettronica aprendo un'infinità di nuove vie da percorrere. Per quello tutt'ora associamo quel genere di suono ad un immaginario fantastico, che ci parla di mondi cosmici, di pianeti da scoprire, di un futuro cibernetico. Ed è curioso che basti proprio qualcosa del genere per suggerirci tutto quel mondo. Ecco ancora una volta la magia della musica in atto.
The Fallen Ones è il sesto disco dei tedeschi Collapse Under the Empire e ci mostra come i confini del post rock siano tutto tranne che limitati. Questo grazie al loro modo assolutamente personale di approcciarsi a questo genere contaminandolo con massicce dose di synthwave. Il risultato non è soltanto piacevolissimo ma, dal mio punto di vista, molto più interessante con rispetto a tanti altri progetti di questo mondo musicale. Perché dico questo? Perché credo che ci sono certi stereotipi che purtroppo limitano un po' l'immaginazione regalando lavori che si assomigliano molto l'uno con l'altro. Ebbene, nel caso di questo duo tedesco non è proprio così. E' veramente interessante vedere qual è la piega intrapresa dalla loro musica. Una piega che ci guida ad un mondo dove lo spazio conquistato dalla fantasia prevale di fronte a diverse altre alternative. E' questa conquista quello che rende preziosa la proposta di questo progetto, perché fa di loro una realtà senza paragoni, dei precursori di una corrente molto interessante.
Quale sono le caratteristiche che vanno a giustificare le mie indicazioni fatte poc'anzi? La musica dei Collapse Under the Empire coniuga magistralmente du mondi musicali che potrebbero sembrare sconnessi come sono il post rock ed il synthwave. Le loro canzoni strumentali riescono a prendere il meglio di entrambe le parti, avendo dunque quella immensa capacità evocativa che si ritrova nei lavori meglio riusciti del post rock. Le loro canzoni raccontano storie senza necessità di parole. Ma dall'altra parte prendono quelle atmosfere uniche che solo il synthwave riesce a dare. E' come se prendessimo i God is an Astronaut e gli facessimo suonare la sigla di Stranger Things. Il risultato è sorprendente e bellissimo, è una nuova frontiera che da un altro tocco, perché toglie il post rock da quella fermezza "umana" e "terrestre" per consegnarlo a una dimensione "cosmica". E' come se guardasse molto più in alto per in realtà, guardare molto più all'interno. E' tutto bello perché viene fatto nel modo giusto, senza mai forzare nulla, trovando lo spazio adatto per i due mondi che s'intrecciano.
E' difficile dire quale sarà stata la genesi di questo The Fallen Ones così come di tutta la musica dei Collapse Under the Empire. Sarà stata la voglia di fare qualcosa dove i suoni sintetici avessero la meglio su tutto o invece è stato un grande spirito post rock a portare questo progetto a pensare di offrire qualcosa di nuovo? Posso azzardare a dire che è andato tutto dalla mano, che in quello spazio musicale non esiste qualcosa senza la presenza dell'altro. Ed è per quello che questo disco gira così bene, per quello ci da l'impressione di essere di fronte ad un'opera di un gruppo ormai consolidatissimo.
Prendo due brani che illustrano al meglio l'intento musicale della band.
Il primo è The Fallen Ones. Delizioso, intenso, è l'invito a salire su quest'astronave e lasciarsi guidare ovunque. Ben poco importa quale sia l'effettiva destinazione, già solo il viaggio vale il prezzo del biglietto. I synth anni 80 sono preziosi ed essenziali a farci capire con che disco abbiamo a che fare.
Il secondo è Blissful. Se il primo ci metteva in chiaro come i synth sono un organo vitale di questo progetto qua ci viene ribadita l'idea ma lasciando anche ampio spazio alle dinamiche del post rock. Per quello quando il brano entra nel cuore del suo sviluppo quello che ci si apre d'avanti è una traccia intensissima, molto molto sentita, ricca di cambi di dinamica, di momenti quasi epici, cinematografici.
Credo che The Fallen Ones abbia un grandissimo pregio, ed è quello di essere alla portata sia di chi ama le sonorità più post che da chi cerca il tocco dei sintetizzatori nella musica. Questo grande equilibrio è frutto dall'esperienza dei Collapse Under the Empire, esperienza che si veda con grande chiarezza in questo bellissimo disco.
Voto 8,5/10
Collapse Under the Empire - The Fallen Ones
Finaltune Records
Uscita 20.10.2017
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