(Recensione di Metanoia dei The Moon and the Nightspirit)
E' molto più bello camminare senza meta, senza destinazione, senza orari, senza alcun tipo di vincolo. Lo è perché è in quel caso che si svela la bellezza spontanea. Quella che è personale, che stabilisce un ponte tra ogni individuo e il motivo di piacere. Bisogna perdersi per ritrovarsi. Soprattutto quando si viaggia. Non bisogna preimpostare destinazioni ma bisogna seguire l'istinto. Sono quelle scoperte quelle che ci rimangono dentro per tutta la vita, perché racchiudono molto di più di quello che in se è quello che abbiamo scoperto. Sono la perfetta sintesi di un'esperienza di vita, e dunque di noi stessi, proiettati fuori.
Forse per quello trovo affascinante questo Metanoia, sesto album del duo ungherese The Moon and the Nightspirit. Se io mi ritrovassi in giro senza alcun pensiero, con l'unica preoccupazione di riempire i miei sensi di bellezza, le note che vengono fuori da questo disco sarebbero una calamita. Inseguirei i suoni armoniosi fino a scoprire da dove provengono, perché sono pieni di bellezza. Ed è la bellezza quella che bisogna inseguire ed abbracciare fino a diventare una cosa sola.
Questo disco è pieno di bellezza. Negli arrangiamenti, nelle voci, nella sua malinconia, nell'ancestrale che dialoga col presente. E' un viaggio onirico fatto con elementi autentici che non dovrebbe finire mai.
Il paragone forse è troppo scontato e sarà stato fatto parecchie volte ma devo riproporlo. La musica dei The Moon and the Nightspirit ha tanto della musica dei Dead Can Dance. Non soltanto nella scelta strumentale, che mette in risalto una serie di strumenti folkloristici del centro Europa, ma anche, e soprattutto, in quella ricerca stilistica che sa di mistero, di pagano, di antico, di sciamanico. La band si definisce come pagan folk e la cosa che è meravigliosa è la resa delle proprie composizioni con quella determinata strumentazione. Ve lo spiego meglio. Se al posto di tutta questa serie di strumenti folkloristici ci fosse la struttura strumentale di un gruppo metal starei a raccontarvi di un disco che si muove senza problemi tra il doom, il black metal, il blackgaze ed il gothic metal. Invece questo Metanoia è affascinante anche per la sua natura antica. Ed è bellissimo. E' fatato, spettrale, misterioso ed indimenticabile. Musica e voci dialogano con naturalezza, capendo che ogni momento è un momento unico per ciascuno, e bisogna lasciar quel momento. Ci sono momento intensi, ipnotici, e momenti tranquilli, di una serenità ultraterrene.
Metanoia è un disco molto intelligente perché riesce a collegare, in modo egregio e naturale, passato e presente. Sembra pescare melodie dimenticate nel tempo mettendole in un contesto nuovo, creando così un genere senza tempo. Infatti questa manipolazione del concetto del tempo è incredibile. The Moon and the Nightspirit è una band che non ha un'appartenenza temporale ben definita. Potrebbe essere esistita duecento anni fa e potrebbe esistere tra cinquant'anni, e l'effetto della sua musica sarebbe lo stesso. Perché l'incantesimi non hanno età, perché la bellezza è autentica.
E' difficile limitarmi a approfondire solo pochi brani perché l'intero lavoro merita di essere ascoltato con lo stesso grado di concentrazione e con la stessa apertura mentale. Per quello pesco solo uno, quello che maggiormente mi ha accattivato.
Si tratta di Az Elsö Tündér Megidézése, seconda traccia di questo splendido lavoro. Perché l'ho scelta? Per la sua bellezza. Bellezza che viene fuori nella densa malinconia che si disegna nella linea strumentale, fatta di fraseggi ossessivi e ritmiche incalzanti. Bellezza che viene fuori nella meravigliosa voce di Ágnes Tóth, che oltre ad incantare col suo timbro suona una serie di strumenti senza lasciar spazio a perplessità alcuna. L'intreccio di voce e violino è da sogno, è un botta e risposta che racchiude in concetto d'insieme, di come i pezzi messi in comunione creano qualcosa d'indistruttibile. C'è quell'eredità del passato che ha un fascino intramontabile, perché ci parla di modi diversi di vivere, di affrontare fisicamente e spiritualmente il nostro passaggio in questo mondo. In Metanoia quest'eredità non solo è presente, ma è messa in servizio di qualcosa di nuovo, di migliore. E' un nuovo inizio che non disdegna il percorso che ci ha portato fino a qua. Per quello la musica dei The Moon and the Nightspirit è tremendamente originale, perché costruisce un linguaggio nuovo partendo da un altro molto remoto. E' una lezione di bellezza.
Voto 9/10
The Moon and the Nightspirit - Metanoia
Prophecy Productions
Uscita 17.03.2017
Sito Ufficiale di The Moon and the Nightspirit
Pagina Facebook The Moon and the Nightspirit
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