(Recensione di Black Days Black Dust dei Sons of a Wanted Man)
Ci sono certe cose che sono molto più belle quando vengono frequentate molto di meno. Per esempio il mare. Durante l'estate è impossibile trovare una certa serenità perché viene preso d'assalto dalla gente che sembra associare il caldo soltanto con la possibilità di condividere con centinaia di persone un piccolo lembo di sabbia. Ma se pensiamo all'inverno ed al mare lo troveremo vuoto, solitario, immenso, imponente. In certe giornate tutto diventa ancora più bello. E' lì che ha senso la natura, è lì che si crea un vincolo speciale, è lì che si disegnano dei paesaggi mai visti prima. Sono quelle le cose che meritano di essere vissute.
La musica è visiva. La musica è un'esperienza sensitiva. Questo rimane in evidenza ascoltando Black Days Black Dust dei Sons of a Wanted Man. E' il biglietto di visita di questa band belga che trova le proprie motivazioni musicali nel post metal. Con questo EP rimana una certezza, che la band sa il fatto suo e che sarà molto interessante seguire i suoi passi aspettando qualche LP, perché i quattro brani che compongono questo lavoro volano via in troppa fretta. Grazie a queste canzoni siamo di fronte a delle costruzioni musicali "architettoniche" che giocano con l'emotività più oscura e disperata estrapolandola in una serie di visioni che si definiscono con chiarezza.
La musica presente in questo Black Days Black Dust prende elementi di sacri mostri del post metal come i Cult of Luna o i Russian Circles aggiungendo l'aggressività di gruppi come Amenra e l'aspetto più introspettivo di band come Alcest.
Penso che con questa definizione sia già abbastanza chiara la direzione dei Sons of a Wanted Man, ma se non lo fosse ve la illustro subito in questo modo: La copertina di questo EP è una fotografia di una struttura industriale abbandonata in riva ad una grande distesa d'acqua. Fotografia necessariamente fatta in bianco e nero. Quest'immagine ci narra tante cose, ci fa capire che siamo di fronte a qualcosa di monumentale che a un certo punto non è più servito, e che invece si essere smantellato è rimasto a testimoniare il passo del tempo, di qualcosa che non ci sarà più. Ecco, la musica dei Sons of a Wanted Man è simile. Parla di emozioni, di paure, di sentimenti che ormai sono sotterrati e non torneranno più. Parlano dello spazio immenso che rimane dentro ad ognuno di noi quando si perde qualcosa o qualcuno.
Per fare tutto cioè le "armi" usate dalla band sono molto chiare. Cioè un punto di partenza molto evidente che ha le proprie radici nel post metal che spazia, poi, tra stimoli sonori come lo sludge, il blackgaze ed il post rock. Fondamentale è il contrasto tra le voci, essendo presente una urlata ed un'altra pulita.
C'è una magia dentro a certi generi musicali, che quando vengono suonati come devono essere suonati fanno venire fuori un insieme di emozioni che monopolizza il tempo dell'ascolto. Con questa loro opera prima i Sons of a Wanted Man sono riusciti completamente a farlo. Ma il loro contributo alla musica attuale regala un altro aspetto molto curioso e di controtendenza, cioè la durata dei loro brani. In questo Black Days Black Dust non c'è traccia che ecceda i quattro minuti e mezzo, dunque composizioni molto asciutte, dirette e scarne. Non più quel post rock fatto di fitte trame che sembrano non finire mai. Per quello quest'EP lascia la voglia di sentire molto altro.
Quattro tracce per un totale che va un po' oltre i 16 minuti. Un piccolo assaggio dal quale approfondirò un brano.
E' la traccia d'apertura, Dondenleer. Grazie ad essa possiamo vedere, e capire, il perché della strada scelta dalla band. Questo perché sin dall'inizio è molto evidente quello che il gruppo belga cerca di fare, cioè prendere l'ascoltatore ed immergerlo brutalmente dentro al loro mondo, senza preavvisi, senza passaggi graduali, subito buttati nella mischia. E funziona.
Dicevo prima che questo Black Days Black Dust è il biglietto di visita dei Sons of a Wanted Man. A questo punto la speranza è quella di ascoltare al più presto un loro lavoro completo perché la qualità c'è, l'originalità pure, la personalità lo stesso. Manca soltanto il materiale che ci permetta di affermare che c'è una nuova voce autorevole dentro al mondo del post metal.
Tocca andar a vedere il mare.
Voto 8,5/10
Sons of a Wanted Man - Black Days Black Dust
Pulverised Records
Uscita 03.03.2017
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