mercoledì 22 marzo 2017

Krakow - Alive: un feedback emotivo

(Recensione di Alive dei Krakow)


Una delle esperienze più interessanti ed intense che possa mai capitare nella musica è quella del live. Un concerto non è soltanto il momento nel quale una band deve far vedere quello che riesce a fare musicalmente ma è una specie di rito dove pubblico e musicisti vivono un'esperienza unica fatta di odio ed amore, di fascino e ribrezzo, di energia e di calma, di emotività e di partecipazione. Un concerto memorabile rimane impresso per sempre in ognuno di noi.

Ho sempre guardato con un po' di scetticismo i dischi che sono delle registrazioni di un concerto. Soprattutto perché è difficile ripetere soltanto con l'audio un'emozione costruita di tanti altri elementi, per esempio quello visivo. Ciononostante è innegabile che certi dischi live siano passati alla storia come pietre miliari della musica e, in certi casi precisi, le versioni live di certe canzoni sono molto più celebri di quelle di studio. Per quello mi avvicino con calma a questo Alive, primo disco dal vivo che vi recensisco. Quest'album è stato registrato nel concerto dei Krakow al USF Verftet di Bergen ed è composto da quattro lunghe tracce che permettono di apprezzare al meglio il lavoro di questa band norvegese. Quello che viene fuori è un risultato molto interessante, perché è suonato con una grande intensità e qualità e perché, cosa molto difficile, riesce a trasmettere tutto il pathos che si crea in un concerto dando l'illusione di essere presente. 


Alive

Sicuramente è il post metal dei Krakow a facilitare questo compito. Questo perché a livello di suono c'è già un'alta componente sia emotiva che ipnotica. Ci si ritrova catapultati in quel vortice sonoro che non lascia alcuna via di scampo, partecipi dunque da quel rito chiamato Alive. La cosa interessante dentro alla musica di questo quartetto norvegese è che, in contrasto con altre band regine di questo genere musicale, la loro musica ha un'altra struttura, un altro modo di snodarsi giocando sempre con le stesse carte, ma distribuite in modo diverso. E' come se la matteria che conforma le creazioni sonore del gruppo fosse diversa da quella usata in tanti altri progetti. E questo arriva in questo disco. C'è più che mai una connessione fortissima tra l'ascoltatore e la musica.

Alive

E' come se ci fosse una forte cosmologia interna che venisse proiettata su un ampio soffitto a volta di stella. Vediamo un universo, ma quell'universo sta dentro ad ognuno di noi. E nel caso di questo Alive  questa sensazione viene amplificata perché si tratta di un concerto. Si sente che i Krakow sentono. Sentono l'energia di un pubblico rapito, sentono la potenza del suono che loro stessi creano, sentono l'emotività amplificata, perché dall'altra parte c'è chi riceve e alimenta questo vincolo creando un feedback di emozioni

Sicuramente per via della loro durata le due tracce che ho selezionato sono quelle che acconsentono maggiormente lo sviluppo di questo vincolo. Sono i brani d'apertura e di chiusura di questo disco.
Il primo è Monolith ed è una graduale avventura che ci trasporta in questo affascinante viaggio. Rumori che si mescolano ad una linea malinconica di chitarra per poi esplodere con concretezza. E' una canzone strumentale, più vicina ad un'immaginario post rock con ritmiche sludge. E' il portale d'ingresso.
L'uscita invece viene rappresentata da Mound, ultima traccia di questo lavoro. Se il primo brano era pacato ed ipnotico questo riprende sempre l'aspetto quasi psichedelico del primo ma con un trattamento assolutamente diverso. E' la reiterazione tantrica di certi riff a fare da mezzo di trasporto. Ma c'è molto altro, questa canzone è una costante ondata d'urto intervallata a momenti di rilascio che c'illudono di ritrovare una qualche pace. Illusione che viene spezzata da cambi di dinamica bestiali dove la band da il meglio di se stessa.

Krakow

Dentro alla complessità di quello che significa un disco dal vivo questo Alive ne esce vittorioso. Perché è piacevole da ascoltare per via di una registrazione di alta qualità. Ma, soprattutto, perché incrementa notevolmente l'aspetto emotivo di queste canzoni. Si sente il sudore, l'energia, il trasporto di chi suona, e si sente che il pubblico si esalta di fronte a questa prestazione. Per quello ritengo che questo disco dei Krakow sia un perfetto esempio di quello che dovrebbe essere un lavoro registrato dal vivo.

Voto 8,5/10
Krakow - Alive
Dark Essence Records
Uscita 24.03.2017

Sito Ufficiale Krakow
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