(Recensione di Magna Adversia dei Patria)
Dal mio punto di vista un elemento fondamentale che serve nella vita è la profondità. Profondità che ci deve portare a capire tutto senza affrettare un primo giudizio vano e, spesso, sbagliato. Come capita spesso entrano in gioco dei preconcetti o dei pregiudizi che offuscano la vista. La musica ne è piena di giudizi radicali che affondano o esaltano qualche band o qualche genere. Ma se tutti imparassimo a guardare oltre sicuramente saremmo in grado di riscattare tanti elementi positivi da ogni brano fatto con il cuore e con talento.
Questa introduzione ha molto senso visto che vi parlerò di un disco che, a primo impatto, può sembrare un lavoro eccessivamente radicato nel mondo del black metal senza offrire significative novità. Questo per il tipo di struttura musicale e per le scelte strumentali. Ma Magna Adversia dei brasiliani Patria è molto di più. C'è un tocco di originalità che svia la linea del purismo ad altre latitudini dove c'è spazio per le contaminazioni sonore trasversali che ci regalano un bel lavoro. Non mi sembra un caso, dunque, se a suonare la batteria in questo disco è un certo Asgeir Mickelson, musicisti di, tra altri progetti, Ihsahn, artista che se ha dimostrato qualcosa nella sua carriera è che la ricerca di una propria strada musicale dev'essere la priorità. E' grazie a queste aperture musicali che si può parlare di un chiaro sound targato Patria, band che autoproclama la forte influenza del metal scandinavo messo insieme con degli aspetti più avanguardisti che denotano la loro provenienza territoriale.
Con quest'ultima affermazione sono d'accordo a metà. Credo che se questo disco fosse presentato a qualche ascoltatore senza informarlo sul nome della band che c'è dietro, e se li venisse chiesto di determinare l'origine geografico di quello che ha appena ascoltato non sarebbe immediata l'associazione col gigante sudamericano. Ma questo importa ben poco, perché se la musica c'insegna qualcosa è senz'altro il suo carattere universale. Magna Adversia è proprio così, universale. E' un disco che ha le sue fondamenta nel black metal ma che s'espande senza problemi nei generi confinanti. Per quello questo disco dei Patria non è soltanto oscuro ed energico ma ha anche dei momenti epici, incrementati dal lavoro di orchestrazione di Fabiano Penna dei Rebaellium, e dei momenti ambientali dove la parte musicale prende una direzione che ricorda il dark metal o il post metal.
Bisogna ringraziare queste contaminazioni perché questi aspetti a espandere la portata del gruppo, non essendo più un semplice gruppo di black metal.
Chi ha una mentalità abbastanza aperta, e sa apprezzare le aperture musicali, tirerà fuori dei bei giudizi su questo lavoro. Questo perché Magna Adversia si distoglie da quella pesante intenzione di "purezza" trasformandosi in un discorso molto più ampio. Ma occhio a non illudersi, questo non è un mosaico di generi e canzoni diverse. Questa caratteristica è intrinseca in ogni nota suonata dai Patria, abilissimi dunque a trovare la loro propria dimensione musicale tradotta in una grandissima personalità.
Vi lascio due segnalazione più approfondite.
La prima va al brano di apertura del lavoro, Infidels, che ci regala una montagna russa di sfumature musicali. Per quello da un marcato black metal si passa a delle sonorità che ci riportano indietro di un paio di decadi. Tutto senza mai mollare la presa, senza mai attenuare l'energia dietro a queste note suonate con rabbia.
Se il primo brano è abbastanza riassuntivo del punto di forza del gruppo, The Oath, ci fa vedere una maggiore apertura musicale che ricorda la filosofia musicale di Ihsahn. Un brano oscuro, epico e drasticamente melodico, nel senso che le frasi musicali suonate rimangono molto impresse in testa.
Magna Adversia è un lavoro molto concreto, di ampio respiro internazionale. E' un disco che suona molto bene, che si sviluppa senza stancare mai regalando la sorpresa di cambi inaspettati. Ma ripeto un'altra volta che la forza dei Patria sta nell'essere riusciti a sintetizzare tutto quanto in un loro sound molto definito. Di conseguenza non parliamo di un disco sperimentale dove la pazzia fa da guida ma di un lavoro pieno di sicurezza. Bella prova.
Voto 8/10
Patria - Magna Adversia
Soulseller Records
Uscita 03.03.2017
Gran disco, questo dei Patria.
RispondiEliminaE bella recensione.
Saluti :-)
Grazie! Effettivamente è un disco molto solido.
EliminaA presto!
Saluti :)