(Recensione di Resilient dei Nachtmystium)
Più ci si addentra nella musica e più diventa chiaro che la grande capacità dei musicisti è quella di far diventare materia le emozioni, i pensieri, le idee, i luoghi, la storia. Una volta conseguita questa materia ci lavorano sopra dando nascita all'arte, al modo di esprimere un pensiero originale utilizzando solo la musica. Non è semplice ma chi ci riesce fa nascere dei capolavori che possono essere concepiti solo da loro. E questi capolavori trovano un riflesso nell'ascoltatore creando una comunione affascinante.
Resilient è un EP e come tutte le opere del genere ha la particolarità di essere asciutto, diretto e relativamente più semplice da interpretare e capire. Si tratta dell'ultimo lavoro dei Nachtmystium, primo con la loro nuova casa discografica, la tedesca Lupus Lounge, che insieme alla sua sorella maggiore, la Prophecy Productions, sembra essersi lanciata alla conquista degli Stati Uniti. Per quello la scelta di mettere sotto contratto questa band storica non sorprende. Anzi, mi sembra anche una scelta molto azzeccata visto l'alto livello di questo loro primo lavoro in questa nuova tappa.
Quest'EP è un lavoro estremamente interessante dove l'oscurità diventa materia con la quale modellare una serie di storie originali, complesse e che hanno il grandissimo pregio di rappresentare lo sguardo personale e particolare della band. Il loro sound è a metà strada tra le sonorità "americane" e quelle nordiche, regalando, anche, un tocco di nostalgia che non guasta affatto.
Resilient è composto da tre tracce più un'introduzione strumentale. Questa conformazione fa sì che, anche se le tre tracce sono molto estese, si abbia un lavoro che mette subito in chiaro dove vuole andare e da dove proviene. Sono tre modi di modellare un'oscurità onnipresente dando nascita a tre creature diverse. Creature che musicalmente si sviluppano dentro a un black metal intelligente, ben ponderato, mai eccessivo. Un black metal che volentieri abbraccia elementi più psichedelici che lo avvicinano al doom senza però mai finirci dentro. La musica dei Nachtmystium diventa così uno sforzo trascinante ed inclusivo, cioè un disco che non sarà apprezzato soltanto dai fruitori del black metal. A rafforzare quest'idea c'è anche quel tocco di musica con profonde radici storiche. Non siamo di fronte ad un lavoro "moderno" ma neanche ad un EP anacronistico ma ben sì a un lavoro che regala nuovi elementi senza mai dimenticare i propri origini. Al di là di tutte queste considerazioni l'elemento fondamentale da considerare è che questo è un disco che funziona riuscendo a catturare l'ascoltatore, incuriosito ormai della direzione che prendono le tracce.
Sarà un mio parere personale ma credo che ogni genere ed ogni band abbiano come chiave di successo la capacità d'incuriosire l'ascoltatore offrendo qualcosa di nuovo ed originale, un modo personale di trasmettere in musica quello che si vuole raccontare. Il fatto che questi "racconti" piacciano o meno è qualcosa di molto personale ma il giudizio obiettivo applaudirà sempre queste scelte. Resilient dei Nachtmystium è così. E' un EP che regala emozioni e una lettura personale fatta di esperienza e maestria. L'unica cosa da contestare è che si tratti di un EP e non si un lavoro più esteso, perché la voglia di ascoltare altro rimane.
Anche se le tracce di questo lavoro sono poche sento che è un peccato non approfondire l'esplorazione di due di queste, forse più meritevoli della terza che in tutti casi è assolutamente all'altezza dell'intero lavoro.
La prima è la title track Resilient. Brano affascinante costruito sulla base di tastiere che riescono a costruire un modo sonoro squisito. Scelta che dimostra che bisogna sempre sapere dosare le caratteristiche musicali senza cadere nell'esagerazione dell'utilizzo parziale delle capacità musicali. Il brano diventa ipnotico e contraddittoriamente pieno di bellezza, una bellezza oscura che non ha voglia alcuna di nascondersi. Un brano prezioso.
La seconda è Desert Illumination. Brano quasi sciamanico che prende un tocco esotico come se si fosse in preda a delle allucinazioni Questo stato di mente alterato permette di vedere tutto con altri occhi, di sentire voci che non si sa bene da dove provengano, di essere in conflitto tra il piacere di essere in quello stato e la consapevolezza di non avere il controllo e di immaginare tutta una serie di cose non reali. Allucinazione intensa e molto presente.
C'è ben poco da aggiungere a quello che ho detto prima. Resilient è uno di quei EP che diventano poco perché l'ascoltatore vorrebbe molto di più, vorrebbe perdersi in mezzo a tante altre storie che abbiano la stessa impronta, come quando ci si innamora dello stile e del modo di raccontare di uno scrittore e non si vede l'ora di leggere altre opere. La scrittura dei Nachtmystium è intensa, perfetta e lodevole. Bellissimo lavoro.
Voto 9/10
Nachtmystium - Resilient
Lupus Lounge
Uscita 30.11.2018
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