lunedì 26 giugno 2017

Lodo - Lodo: non si fugge dal fango

(Recensione di Lodo dei Lodo)


Molto spesso qualsiasi cosa può avere diverse letture. Può essere positivo, illuminante, fondamentale, ma può anche essere distruttivo, corrotto. Per esempio l'acqua. L'acqua è vita. E' quello che necessitiamo, è preziosa, è fondamentale. Ma l'acqua è anche distruzione, devastazione, erosione. Prendi la terra e l'acqua, se metti la misura giusta farai crescere la vita, ma se esageri crei il fango dove nulla cresce e dal quale è difficile uscire.

La scelta del nome degli spagnoli Lodo è tutt'altro che casuale. Lodo vuol dire fango e loro cercano di ritrovare in quest'elemento le tracce di quello che fanno. Si rivedono nella sostanza del fango, si rivedono nel colore oscuro del fango. Si rivedono nella caratteristica avvolgente del fango. Oggi mi ritrovo a recensire il loro omonimo LP di debutto, un disco che è perfettamente in linea con tanti lavori del mondo nel quale loro si rispecchiano. Mondo che per loro è definito come sludge doom strumentale ma che io avvicinerei sensibilmente al post rock/post metal. Infatti l'accostamento più immediato che mi viene da fare è quello con i Russian Circles dove intensità strumentale e capacità descrittiva della musica s'intrecciano. Brani di lunghi sviluppi strumentali dove le chitarre sorreggono la costruzione sonora desiderata. 

Third I Rex

Ma parliamo di più su questo voler avvicinarsi al concetto del fango. I Lodo effettivamente sono intensi e la loro musica diventa avvolgente come il fango. La loro dichiarata oscurata è invece un po' più relativa dal mio punto di vista. Ma chiarisco meglio questo punto. Sebbene la loro musica non è assolutamente solare e luminosa non trovo che ci sia una marcata caratteristica di oscurità dentro alle proprie creazioni. I riff di chitarra, che sembrano essere il punto di partenza compositivo della band, sono dei riff consistenti ma non hanno quella deriva oscura così come la intendo io. Con questo non voglio assolutamente sminuire il lavoro svolto dalla band, che mi sembra lodevole e molto ben costruito, soprattutto grazie all'incastro con una batteria strepitosa che cerca di dinamizzare tutto quanto dando grande varietà a tutte le linee e funzionando come collante tra tutte le parti. Dal mio punto di vista c'è da dire soltanto che non è l'oscurità quello che più mi rimane impresso di questo lavoro, ma ben sì la sua intensità.

Lodo sembra essere una dichiarazione d'intenti. Un modo di far capire molto di più di quello che viene fuori da una lettura superficiale. Lodo è stranamente un disco molto locale perché, per chi avrà la capacità di ascoltare più profondamente, ci svela la vita vista dagli occhi di questi quattro musicisti spagnoli. C'è la loro realtà in queste tracce, c'è il loro modo di vivere, di raccontare la loro terra e il periodo storico che sta vivendo. La cosa interessante è che per fare tutto ciò non sono necessari elementi folkloristici o autoctoni ma basta la loro musica, così universale quanto personale nello stesso tempo.

Third I Rex

Per spiegarvi cosa intendo dire pesco due brani.
Il primo è La Muela de la Cruz. Questo titolo rappresenta un gioco di parole su un posto d'interesse religioso della loro zona, cioè la Cruz de la Muela, un'immensa croce fatta in ferro, che si trova su una colina che permette di avere una vista bellissima sulle zone vicine. Sicuramente questo posto avrà un significato particolare per i ragazzi del gruppo e giocare col nome del posto è una dimostrazione di come sia interessante cercare di cambiare la propria realtà quotidiana. Tutto senza usare una sola parola.
Il secondo è Tabano. Per chi non lo sapesse il tabano in spagnolo è il tafano, cioè una specie di moscone che punge. Un insetto assolutamente fastidioso e che, presumo, sia presente nella zona dei ragazzi della band. La canzone è apatica come questo insetto, cercando di infastidire in un certo modo l'ascoltatore, senza però farlo forzatamente.


Insomma, tirando le somme questo lavoro è un disco interessante, con momenti che ci parlano di una realtà che può essere molto diversa della nostra, o forse no. Lodo è l'inizio di un sentiero che può portare a destinazioni impensabili che regalino al metal strumentale dei nuovi orizzonti. Un buon inizio.

Voto 8/10
Lodo - Lodo
Third I Rex
Uscita 25.06.2017

Nessun commento:

Posta un commento