(Recensione di Barbara the Witch dei Critical Solution)
Siamo legati ai nostri ricordi, a quello che abbiamo vissuto nell'infanzia o nell'adolescenza. A tutto ciò diamo un peso unico, non maggiore ne più importante, semplicemente unico, in un certo modo magico. Quando, per diversi motivi, riemergono questi pensieri proviamo sempre un grado di nostalgia e guardiamo tutto con uno sguardo che non ha paragoni. Poco importa se nel tempo le nostre vite hanno preso tutt'altra direzione.
Uno degli artisti che ho più ho seguito per un po' di tempo nella mia adolescenza è stato King Diamond. Mi piaceva molto la sua dimensione di cantastorie maledette. I suoi dischi erano dei libri che si leggevano tutto di un fiato. Per quello quando mi è capitato di ascoltare questo Barbara the Witch tanti ricordi mi sono riaffiorati e ho sentito che era bello raccontarvi di questo disco dei Critical Solution.
Il punto di partenza è sempre lo stesso di tante storie di Diamond, cioè storie di stregonerie, di patti diabolici, di villaggi che combattono con ignoranza la presenza demoniaca. Questa volta la storia gira intorno alla figura della strega Barbara e dei fatti che dovrebbero essere accaduti nel 1600 nella città d'origine della band: Helleland, in Norvegia. Tutti i dettagli sono serviti per avere uno sviluppo degno di questo genere di storie.
Non c'è soltanto un fatto di tematica in comune con i lavori di King Diamond. La musica messa in gioco dai Critical Solution ha anche gran parte della sonorità del thrash metal anni 80/90 che si ritrova nei dischi di Diamond, dei Mercyful Fate ma anche di altri artisti come i Testament o gli Slayer. Non è una casualità se la produzione di Barbara the Witch sia stata affidata a Andy La Roque, conclamato chitarrista che oltre a lavorare col cantante danese ha anche registrato Individual Thought Patterns dei compianti Death.
Un thrash metal che confina con l'heavy metal di prima ondata, quando il metal era molto più ristretto di quello che è ora.
Barbara the Witch è come quel genere di film che ogni tanto bisogna guardare, non perché siano film indimenticabili ma perché regalano un'oretta e passa di svago. Ecco, l'effetto dei Critical Solution è più o meno lo stesso. Abbiamo di fronte una storia associabile a quel genere di racconti dell'orrore di una volta, dove la lotta tra bene e male si focalizzava nei loro seguaci in un'epoca di triste ignoranza. E' qualcosa di così lontano dal nostro mondo che lo si guarda, o in questo caso ascolta, con divertito interesse. E funziona.
C'è da segnalare che oltre al disco del album c'è un bonus disc che raccoglie una serie di cover che fanno capire con chiarezza quali sono le influenze della band. Così possiamo sentire nuove versioni di classici di King Diamond, Black Sabbath e Deep Purple tra altri. Ma parlando del disco principale vi approfondisco due brani.
Il primo è The Village. Come in un buon racconto la cosa fondamentale è far addentrare il lettore nello scenario dove si sviluppa la storia. Questo brano riesce ad introdurci sia nella parte letteraria che in quella musicale. Ci lascia con chiarezza la consapevolezza di dove siamo, dove si sviluppa la storia e con quali modi musicali si va avanti. E' un brano concreto, divertente, ben suonato.
Il secondo è Red Hooded Devils. Dal mio punto di vista è il brano più riuscito dell'intero lavoro e riporta alla mente sia il lavoro dell'abbondantemente nominato King Diamond, che altri punti fondamentali che collegano questo disco al thrash metal, tanto che certe parti mi fanno pensare a gruppi come Nevermore. Un tuffo nel passato per quanto riguarda la parte musicale.
Barbara the Witch non sarà il disco più originale di quest'anno. Non sarà neanche un lavoro che sa di moderno. Anzi, per certe persone può anche risultare un disco antico, superato ed inutile. Ma credo che lascerà un sapore di nostalgia in chi, come me, è cresciuto ascoltando certi generi di musica. Poco importa se non è la musica più presente nelle nostre vite, ora. Una parentesi nostalgica è sempre gradita.
Voto 7,5/10
Critical Solution - Barbara the Witch
Crime Records
Uscita 28.04.2017
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