giovedì 6 aprile 2017

Alfahanne - Det Nya Svarta: prendimi per quel che sono

(Recensione di Det Nya Svarta degli Alfahanne)


Il cinismo può essere una dote. In un mondo dove la superficialità fa da padrone avere uno sguardo verso il mondo può essere un salvagente non indifferente. Riuscir a parlare con chiarezza, senza peli sulla lingua non sarà sicuramente il miglior modo di farci degli amici ma nessuno potrà accusarci di essere falsi. Non sto invitando tutti quanti ad essere cinici, perché in primis io non lo sono, ma dico semplicemente che chi lo è forse ha capito qualcosina in più sul nostro mondo.

Det Nya Svarta

Il terzo disco degli svedesi Alfahanne sa di cinismo. Intitolato Det Nya Svarta è il primo lavoro pubblicato con la Indie Recordings dopo un binomio di dischi usciti per un'altra grande casa discografica norvegese, la Dark Essence Records. Ma torno al punto essenziale, cioè quest'impronta cinica nella musica degli Alfahanne. A livello di parole ho come riferimento soltanto le osservazioni della band, che parlano del mondo che viviamo e di come affrontare la vita in queste circostanze. A livello musicale, invece, quest'idea viene fuori con chiarezza, nella spregiudicatezza con la quale la band mette insieme una serie di generi che potrebbero cozzare tra di loro dando nascita ad un loro linguaggio proprio. Una sorta di musica anarchica che non ha alcuna intenzione di camminare su dei binari prestabiliti. 

Det Nya Svarta

Det Nya Svarta ha un po' l'anima punk, il suono rock e lo sguardo rivolto al metal. E' tutto e non è nulla. E' contundente ma leggero allo stesso tempo. Rende perfettamente l'idea di quanto sudore butterano sui palchi gli Alfahanne, perché è quello che arriva attraverso queste note che non sono altro che l'accompagnare un movimento che nasce dentro al corpo di ogni membro di questo quartetto. Per quello le canzoni che conformano questo loro terzo LP sono quasi festose e urlano la necessità di contare con la risposta del pubblico ma se si pensa che questa festa sia superficiale e spensierata si sbaglia di grosso. C'è uno sguardo ironico, cinico, sarcastico rivolto verso tutti.

Det Nya Svarta

Il punto di forza di questo Det Nya Svarta sta proprio lì, nel fatto che sia un lavoro di una chiarezza d'intenti raccapricciante. Non servono metafore, interpretazioni profonde, sotto testi nascosti da interpretazione ermetica. No, la musica degli Alfahanne arriva diretta, spalancando porte che non dovrebbero uscite, senza preoccuparsi di quello che c'è dopo o di quello che c'era prima. E' un musica che urla "presente" e che deve essere presa per quello che è, ne meno ne più.

Alfahanne

La prima traccia di questo lavoro lascia già molto chiaro cosa ci sarà dopo. Col provocatorio titolo di Satans Verser non vuole essere un brano blasfemo ma una riflessione dei nostri tempi. Musicalmente è trascinante, originale, un intreccio di voci e suoni che costruiscono questo mondo sonoro.
Mitt Mörker Är Mörkare Än Ditt invece rappresenta una piccola variazione. Non è quel fiume in piena che sono le altre canzoni. E' molto più rilassato, come se volesse essere una specie di mantra che si deve insinuare nell'ascoltatore. E' uno dei punti diversi di questo disco.


Det Nya Svarta ha personalità. E' come quelle persone preziose che sono riuscite a costruirsi un modo di essere unico, che non è paragonabile con nessun altro, con una convinzione di ferro e con la consapevolezza che non ci saranno mai dei compromessi di alcun tipo. O gli accetti così come sono o te ne vai alla larga. Ma se stai stare affianco a quelle persone riceverai una prospettiva assolutamente diversa, quindi preziosa. Teniamoci vicini gli Alfahanne.

Voto 8/10
Alfahanne - Det Nya Svarta
Indie Recordings
Uscita 07.04.2017

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