venerdì 5 maggio 2017

Nihiling - Batteri: due è il numero

(Recensione di Batteri dei Nihiling)


L'equilibrio è un concetto fondamentale nella vita. Non c'è luce senza ombra, giorno senza notte, bene senza male. Qualunque cosa sembra destinata ad avere un opposto senza il quale non sa vivere. E' noi stessi come umani cerchiamo sempre quel contrasto, quel modo di coesistere prendendo da una parte e dall'altra. Sembrerebbe che la chiave stia nel mantenere un giusto dosaggio di entrambi le parti senza mai esagerare con uno dei due poli.

Il quarto disco dei tedeschi Nihiling, intitolato Batteri, in realtà non viene costruito su due opposti ma riesce a far convivere due parti molto diverse. La prima è una parte più vicina al concetto di "canzone", in quanto conta con la presenza importante delle voci e hanno una struttura di strofe e ritornello. La seconda parte, invece, da via libera alla parte più evocativa di un lavoro strumentale che si avvicina in modo importante al mondo del post rock, dove la capacità d'illustrare dei paesaggi sonori che si tramutano in immagine è molto presente. Un lavoro di due anime, quindi, ma che si mantiene in un perfetto equilibrio e dentro ad una encomiabile coerenza che non fa spiccare di più nessuna delle due parti.

Batteri

L'analisi che bisogna fare di questo Batteri diventa dunque doppio, oltre alle considerazioni generali che valgono per l'intero lavoro. 
Nella prima parte, primi quattro brani, i Nihiling mettono in gioco una serie di composizioni dove l'elettronica dialoga perfettamente sia con la parte rock del gruppo che con l'interessante, e bellissima, tessitura vocale. Sono dei brani che vanno dal post rock a quella, molto mal definita, dimensione indie rock. Sono brani divertenti per via della loro originalità, seducenti, perché giocano con i contrasti di voci maschili e femminili, e complessi, perché si nutrono di diversi elementi volendo, volutamente, sporcarsi. 
La seconda parte, invece, è esclusivamente strumentale ed in lei prevale l'aspetto post rock della band tedesca. Ma ancora una volta non si può dire che la musica del gruppo sia unidirezionale. Così come i titoli delle canzoni suggeriscono una serie di storie molto diverse, che vanno dalla solennità all'ironia, anche musicalmente accade lo stesso. I Nihiling sono camaleontici, pronti ad assumere le tonalità più adatte allo spazio che stanno attraversando.

E' questo contrasto tra le due parti di questo Batteri a essere la chiave di lettura di questo disco. Lo è perché si sviluppa in tante direzioni. Non soltanto nella netta divisione tra i due quartetti di canzoni che conformano questo lavoro ma anche dentro a queste stesse parti. I Nihiling sono molto bravi a mettere tanti elementi nei loro brani che giocano con un'aura mistica che poi decade completamente per abbracciare qualcosa di molto più goliardico. Per quello questo non è un disco serio, ma ciononostante non ha alcuna sbavatura, e nello stesso momento non è neanche un disco scherzoso, anche se musicalmente e testualmente c'è anche spazio per il gioco. Due anime inquiete che potrebbero sembrare opposte ed impossibili da mescolare, ma, invece, quello che viene fuori è questo accoppiamento azzardatissimo ma molto ben riuscito. 

Nihiling

Contando con queste due parti così nette e normale approfondire sia l'una che l'altra. 
Per la prima parte pesco due brani che ci permetteranno di capire quel contrasto sempre presente. Sono Ottersong e Power Rangers. Già il titolo lo dice tutto, la seconda non può essere che un'interpretazione ironica basata sul famoso, e spesso ridicolo, telefilm statunitense. Ottersong è bellissima, è un intreccio tra post rock piacevolissimo ed un'elettronica mai invasiva. Sorprende per come si evolve, per i luoghi che ci fa visitare. Power Rangers è un'evasione, un mondo che non esiste dove tutto acquista un'altro peso, molto più leggero, dove la crudeltà di certi sentimenti sembrano scomparire completamente. E' un gioco è la band si diverte, si diverte a mescolare voci, a passeggiare con la musica, a farci ballare anche se è l'ultima cosa che vorremmo fare, ma il ballo sarà un ballo sconosciuto.
Il binomio Idiot/Funeral è quello che scelgo per la seconda parte. Anche qua entrambi i titoli fanno capire che saranno molto diverse queste due canzoni ed è proprio così. Idiot è il brano più distorto dell'intero disco facendo confinare il post rock col  post metal. Ma è questo il modo di entrare nella mente di un idiota, spiegando la dimensione distorta nel vivere tutto quanto. Potrebbe sembrare una canzone rabbiosa ma non lo è. Funeral invece è dissacrante e solenne. In che altro modo si può spiegare un funerale? E' malinconica e triste ma mantenendo sempre i confini della cerimonia. Per quello servono arpeggi tristi, melodie malinconiche e atmosfere cupe, non per l'oscurità ma per la tristezza.



L'azzardo dei Nihiling è molto grande, hanno costruito una specie di split album ma che non ha due gruppi. Questo sdoppiamento presente in questo Batteri potrebbe sembrare forzato, strano, poco definito ed invece è molto coerente. Lo è perché in entrambe le parti ci sono stati costanti indizi che ci hanno permesso di capire al meglio l'altra parte. L'universo presente in questo disco è così ampio da essere fottutamente alle nostre vite. Chapeau.

Voto 8,5/10
Nihiling - Batteri
Kapitän Platte
Uscita 05.05.2017

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