(Recensione di Takitum Tootem! di The Ruins of Beverast)
Il talento è un dono impressionante. In un certo modo lo è perché permette di collegare, senza alcun ponte le proprie capacità, di qualsiasi genere, con la naturalità. Niente che sia forzato, che abbia bisogno di immani sforzi ma soltanto il piacere di fare quello che si sa fare. Chi ha del talento è veramente fortunato, e se questo talento è molto sviluppato allora siamo di fronte a qualcuno di unico.
Ho sempre nutrito una grande ammirazione verso i veri poli-strumentisti che non soltanto riescono a suonare in grande modo una serie di strumenti ma che, soprattutto, sono in grado di registrare dei dischi dove l'impressione è che ci sia una band dietro e non un'unica figura. Questo è il caso di Alexander von Meilenwald, mente e cuore di The Ruins of Beverast. Mi ritrovo per strada la sua musica perché ho il piacere di parlarvi della sua ultima fatica, un EP intitolato Takitum Tootem! Come succede spesso il giudizio che si può riservare ad un EP è molto diverso di quello che merita un LP, perché gli elementi obiettivi di giudizio diminuiscono drasticamente. Bisogna anche considerare che questo nuovo lavoro consta solo di due tracce ed una di queste è una cover, Set the Controls for the Heart of the Sun dei Pink Floyd, e dunque non è possibile formula una riflessione più approfondita che rimarchi più aspetti. Anche avendo tutte queste premesse bisogna dire che Takium Tootem! è un lavoro pregevolissimo, dove lo spirito psichedelico del brano dei Pink Floyd è onnipresente combinandosi con il particolare atmospheric black metal che è il marchio di fabbrica di The Ruins of Beverast.
Infatti ascoltare queste due lunghe tracce è come affrontare un rito sciamanico dove la ritmica tribale ha come scopo lo stabilire un portale tra dimensioni diverse. Il lavoro della voce va anche in questa direzione. L'effettistica che ha addosso la trasforma in un nuovo elemento di viaggio astrale. Aggiungiamo a tutto ciò una bellissima presenza del basso, soprattutto nella cover, delle chitarre macinanti e delle tastiere che riescono a dar delle sfumature imprescindibili. Ecco che questo Takitum Tootem! regala delle sensazioni auditive piacevolissime che, purtroppo, finiscono troppo presto.
La musica di questo nuovo EP di The Ruins of Beverast sa di fuoco, di notte, di natura, di stelle, di tempo congelato, è assolutamente antico essendo prepotentemente attuale. Sa di maschere e di facce dipinte, sa di strani movimenti che sembrano di contorsionisti al ritmo della pazzia sonora che viene fuori. L'errore sarebbe pensare che tutto ciò è oscuro, è proibito, è da rigettare. Invece il pensiero dev'essere il contrario. Ci si deve lasciar affascinare da questi suoni e si deve permettere alla nostra mente di viaggiare, quanto più lontano possibile.
Le due tracce dell'EP hanno due colori e due carismi molto diversi.
Takitum Tootem! (Wardance) è, come già indica il suo nome, una danza tribale che sembra invocare dei guerrieri del al di là per combattere una guerra mitica. Ma la cosa interessante è che il focus non sta su questa guerra e sulla violenza che deve suscitare, ma lo è su questa danza, non interessa il "che" ma interessa il "come".
Set the Controls for the Heart of the Sun appartiene a quella categoria di cover che guardano con rispetto reverenziale l'opera originale, ed invece di trasformarla le aggiungono delle caratteristiche che permettano di far propria la canzone, come se fosse parte del repertorio della band. Psichedelica e spaziale ma anche tribale. Il brano è stato preso dal cosmo per essere riportato sulla terra.
Takitum Tootem! è un EP che sicuramente colma la grande funzione che deve avere un lavoro del genere, cioè lasciare la sensazione di poco. E' un lavoro che ci porta irrimediabilmente a chiedere di più, perché le prospettive sono luminose. Aspetterò con ansia un nuovo lavoro di The Ruins of Beverast.
Voto 8,5/10
The Ruins of Beverast - Takitum Tootem!
Ván Records
Uscita 27.01.2017
Nessun commento:
Posta un commento