mercoledì 5 ottobre 2016

Neurosis - Fires Within Fires: sotto la vernice è tutto grigio

(Recensione di Fires Within Fires dei Neurosis)


Fate quest'esperimento: prendete una quindicina di persone, leggete loro un racconto e chiedete di disegnare una loro interpretazione di quello che hanno appena sentito. Qualcuno farà dei disegni più o meno simili a qualcun altro. Altre persone, però, disegneranno delle cose che non avranno nulla a che fare con i restanti disegni e che, ad un primo sguardo, sembrerebbero non aver nulla a che vedere col racconto, ma ascoltando la spiegazione degli autori dei disegni si capirà come quelle parole siano riuscite a provocare una certa reazione. Nella musica succede lo stesso. Le "risposte" ad un determinato input saranno diversissime ma assolutamente originali, anzi, più originali sono più si apprezza l'autore.

I Neurosis sono maestri nella creazione della loro propria strada. Si sono inventati, distrutti, reinventati. Non si sono mai messi dei limiti dentro alle loro proprie creazioni ed hanno assecondato la loro onestà, sempre. Nel loro ultimo lavoro, Fires Within Fires, quest'onestà è assolutamente palpabile. Questo è un LP che non suona a post rock, neanche a sludge. No, questo lavoro suona a Neurosis e basta. Non ci sono logiche dentro, non ci sono patroni predefiniti che vengono seguiti dalla band. La musica s'illumina e si spegne come se si posizionassi un bambino di fronte all'interruttore lasciandoli piena libertà su quando accendere o spegnere.



Fires Within Fires è acido, è cupo, è viscerale, è paranoico. E' un disco che curiosamente dentro a tutta la libertà creativa è assolutamente coerente. Le sue canzoni sono graffianti come le distorsioni delle chitarre e come le voci presenti. Voci che non hanno alcuna intenzione "d'incantare" con la loro bellezza ma che incrementano quella sensazione che viene fuori ascoltando le cinque tracce di questo nuovo disco. Infatti se dovessi associare questo lavoro a un colore per me sarebbe il grigio piombo. Pesante, apatico, perché questo è il messaggio che arriva. Fires Within Fires è un nuovo esempio di protesta poetica, o artistica, sui limiti mentali che ci vengono imposti, su come alimentiamo un sistema che si nutre senza badare minimamente all'individuo. Per quello è un disco che ha la sua forza nel descrivere, anche solo sonoramente, questo mondo e poi schiaffeggiarci con violenza per farci aprire gli occhi e capire che c'è una via d'uscita. 

Come abbiamo accennato prima i Neurosis hanno la grandissima capacità di essere originalissimi con le loro composizioni. I loro brani prendono colori e sfumature che si collegano ad un certo genere per poi, senza preavviso alcuno, cambiare tutto. Questo Fires Within Fires è l'ennesima conferma. Ci sono parti che si ripetono ossessivamente che vengono troncate di netto  per dar spazio ad una nuova parte che sembra non avere nulla in comune con quella precedente e fino a quando non entra in gioco una terza parte non si capisce quale sia la coerenza che unisce tutto. Non è soltanto quello l'elemento che dona originalità alla musica della band statunitense. Entra anche in gioco quella loro capacità di "sporcare" sonoramente le canzoni aggiungendo strategicamente delle parti di synth o chitarra che sembrano reinterpretare a modo proprio la parte che suona di sottofondo. Infatti questo distacco occasionale è molto interessante e da l'impressione di essere quasi improvvisato, e dunque molto naturale.



Come consigli all'ascolto mi tengo la prima e l'ultima traccia del disco.
Bending Light riassume perfettamente i discorsi fatti in precedenza. E' un brano acido dove all'inizio distacca il basso effettato, che cambia improvvisamente registro per entrare nel vivo della canzone soltanto al minuto 3:40! Cioè a metà brano. La coda ci regala una performance pazzesca di batteria ricca di fills lunghissimi che danno circolarità a quest'ultima parte.
Reach è invece la canzone più lunga dell'intero lavoro. Dura 10 minuti e 36 secondi e ci regala il brano più "epico" sempre quando ci sia consentito utilizzare quest'aggettivo. In tutti casi questa "epicità" non ha nulla a che vedere con l'accezione che normalmente le viene data nel metal. E' un brano bellissimo per come si sviluppa, per l'utilizzo delle voci che si armonizzano in punti precisi dando un'enfasi drammatico molto interessante. E', forse, il brano che più si avvicina ad un'idea di post metal ed è bellissimo pensare che soltanto nei ultimi due minuti e mezzo le chitarre diventano distorte senza che per questo il brano non sia un brano "forte". La chiusura è un urlo sommerso, perfetta metafora dell'intero disco. 



Fires Within Fires è un disco necessario. Lo è perché viviamo limitati da una promessa di libertà che in realtà non abbiamo mai. Siamo schiavi di sistemi che teoricamente noi stessi ci siamo scelti. I Neurosis sono acidi, corrosi, violenti e caotici perché quello è il modo di scuoterci, di farci aprire gli occhi almeno per qualche secondo. Per quello non si può dire che sia un disco bello, da canticchiare mentre ci facciamo la doccia ma è fondamentale, perché graffia. E le ferite ci ricordano come mai ci siamo fatti male, da soli. 

Voto 8,5/10
Neurosis - Fires Within Fires
Neurot Recordings 
Uscita 23.09.2016

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