mercoledì 23 gennaio 2019

Ghostheart Nebula - Reveries: l'oscurità è la mia miglior amica

(Recensione di Reveries dei Ghostheart Nebula)


Perché si scrive? E perché si ha la necessità di scrivere le parole di un brano? L'arte è versatile e sia chi fruisce che chi crea cercano la via migliore per esprimere quello che sentono e vogliono. Perché alla fine un'opera, di qualsiasi natura essa sia, non è altro che un ponte che unisce creatore e fruitore. Ma occhio, non è un ponte banale. Ci si ritrova a fare delle letture assolutamente personali e il valore che acquista un determinato lavoro vale solo per una determinata persona. E' lì il tesoro infinito, il fatto che un'opera diventi a tutti gli effetti parte integrante di quello che siamo. Possiamo ascoltare un brano alla distanza di anni e provare le stesse emozioni del primo ascolto. E nessuno ci toglierà mai quelle emozioni. Per quello l'arte è prezioso e va difeso sempre.

Quest'introduzione può sembrare strana e disconnessa con l'EP del quale vi parlo oggi. Ma c'è una logica dietro ed è il fatto che ascoltando e leggendo le parole di Reveries dei Ghostheart Nebula mi è subito venuto in mente una riflessione, cioè che certe tematiche sono comuni a tanti brani e possono essere collegati in modo più particolare a determinati generi. In particolare in questo lavoro è l'oscurità nelle sue più svariate forme a essere protagonista. Un'oscurità che sembra essere il fardello da portarsi addosso in un'esistenza che non è mai troppo chiara. Perché vivere se, in un modo o nell'altro, dobbiamo soffrire? Non voglio fare un discorso pessimistico ma qualche volta viene a chiedersi proprio questo. Sembra che la vera felicità sia effimera e non si sappia veramente se sia reale o meno, una "reverie" insomma. Ma vivere in quello stato di mente vuol dire dislocarsi completamente della verità, per quello prima o poi si rinuncia anche a queste fantasticherie. Sicuramente se siete arrivati a questo punto nella vostra lettura penserete che questo disco sia triste e deprimente. Non è così, cioè, da una parte lo è ma la tristezza può essere lavorata in tanti modi e il risultato di quello che fa questa band è bello perché diventa intenso e presente, come se la tristezza e l'oscurità diventassero i nostri migliori amici. 

Reveries

Infatti qui c'è l'aspetto più interessante di questo Reveries. Quando qualcosa che, in genere, si reputa negativamente diventa una parte fondamentale del nostro essere cambia connotati e diventa una specie d'amico, una presenza che ci dispiacerebbe che non ci fosse più. Ecco, per i Ghostheart Nebula l'oscurità è quell'amico. Un amico che trasforma la loro musica in un mix di doom metal e post metal molto ben suonato e piacevolissimo, di altissimo livello considerando che questa è la prima opera di questa band. Ma vorrei soffermarmi maggiormente su questo insieme perché dal mio punto di vista non risulta scontato e credo che faccia la fortuna della band. Il cuore di questo lavoro è indubbiamente doom ma tutto quello che lo fa crescere è quella capacità di dipingere dei quadri atmosferici molto articolati che abbracciano l'idea del post metal. Per quello c'è un messaggio di bellezza dentro a quello che viene fatto. Nulla è banale e scontato ma diventa complesso e completo. Perché, come detto prima, l'oscurità diventa una parte fondamentale dell'essere.

Reveries

Reveries è un EP che ha la grande capacità di creare una totale empatia con l'ascoltatore. Chi apprezzerà questo lavoro dei Ghostheart Nebula s'identificherà con tutto quello che viene suonato, perché capirà che quell'oscurità diventata amica è la stessa che l'accompagna tutti i giorni e senza la quale si sentirebbe un vuoto immenso.

Ghostheart Nebula

Prendo due brani di quest'EP anche se contando con solo quattro tracce è quasi imperativo ascoltarlo per completo.
Il primo è Dissolved, brano che apre il lavoro è ce diventa un fedelissimo biglietto di visita della band. Le sonorità dei due generi descritti prima s'intrecciano facendo anche un bel ponte tra gli anni 90 e la decade attuale. Tutto bello, e triste, e interessante. Un brano che gira perfettamente e che cattura l'ascoltatore sin dall'inizio.
Il secondo è Denialist che conta con la voce femminile della norvegese Therese Tofting. Come al solito il contrasto tra voce maschile e femminile giova tanto e ci regala degli elementi veramente interessanti, perché alla fine l'oscurità com'è? E' femminile o maschile? Bellissimo brano che chiude perfettamente questo lavoro.


L'idea che viene fuori dopo aver ascoltato Reveries è che i Ghostheart Nebula abbiano tanto da dire e da regalare al loro proprio pubblico. Questo è un primo assaggio di qualcosa di promettente che è stato costruito molto bene. La scelta dei generi da mettere in gioco è più che giusta e il modo nel quale vengono messi in gioco è un piccolo grande trionfo. Rimango in attesa di ascoltare altro ancora.

Voto 8,5/10
Ghostheart Nebula - Reveries
Auto-prodotto 
Uscita 17.12.2018

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