(Recensione di Atoms Aligned, Coming Undone di Sylvaine)
E' lodevole che in tanti posti del mondo la tolleranza sia sempre più importante. Pensare che qualsiasi individuo possa essere visto esattamente nello stesso modo di qualunque altro, senza importanza di genere, etnia, preferenza sessuale o filosofia di vita, è forse il grande trionfo dell'umanità, che finalmente capisce che l'eguaglianza non è un'utopia stupida ma un dato di fatto. Mentre a livello politico molti paesi hanno già dato questo passo a livello di mentalità ancora molte persone devono capire che l'intelligenza e le capacità di ciascuno di noi dipendono dallo sviluppo, dall'educazione ricevuta, dal percorso di vita e da altri fattori che nulla hanno a che fare su come e dove nasciamo.
Atoms Aligned, Coming Undone è un disco che mi ha suscitato grandi riflessioni. Questo perché essendo l'opera di una poli-strumentista come Sylvaine è molto facile intuire, e intravedere, l'anima di questo lavoro. E per me questo lavoro è assolutamente femmina. Non femminile ma femmina. Questo è un disco che ha l'impronta del, così detto, gentile sesso. Ha l'emotività, la violenza e la bellezza delle femmine, che nulla hanno a che fare con quelle maschili. E' come se la musica degli Alcest fosse passata a setaccio attraverso un filtro femminile. Per quello c'è una sensibilità diversa in tutto, un tocco diverso, un modo diverso di rapportarsi con le emozioni che vengono poi messe in musica. Questo non è soltanto un disco di blackgaze ma è la versione femminile di quello che significa questo genere. Ed è un bene che sia così perché le caratteristiche dello stesso l'avvicinano drasticamente al monto femminile. A quel vulcano lunatico di emozioni che improvvisamente erutta per poi essere dormente per secoli. Atoms Aligned, Coming Undone è lunatico, è intenso, è sentito ma è sempre delicato. Può essere un disco devastante ma non sarà mai distruttivo. Aspetti da ringraziare perché non sono, purtroppo, molti gli esempi che vanno in questa direzione.
Sylvaine ci regala con questo Atoms Aligned, Coming Undone un disco che è molto di più di quello che lei stessa voleva che fosse. Perché nella tappa compositiva si vede che non c'è alcuna intenzione di dare al suo blackgaze un tocco diverso da quello che è questo genere. E' un disco che nasce come un urlo in mezzo della notte, toccando argomenti che sono molto cari a chi ascolta questo genere di musica, cioè la sensazione d'inadeguatezza, di essere nati in un mondo che guarda in tutte altre direzioni e che non darà mai il giusto spazio a chi vede la vita con altri occhi. Ma c'è di più, perché questo messaggio non arriva semplicemente da un gruppo ma viene fuori da un'artista femmina che ha buttato su ogni nota di questo disco il suo essere, il suo percorso, il modo col quale è arrivata a essere quello che è, a abbracciare il genere di musica col quale si esprime. E tutto questo non è intenzionale. Per quello è molto più bello, perché è naturale, perché è innocente, perché non solo non è forzato ma diventa qualcosa di così spontaneo ed impensabile come respirare. Ma questo respiro sa di nostalgia, di tristezza ma anche di profonda bellezza.
Avete mai avuto la sensazione di essere di fronte a qualcuno e sentire che quella persona è esattamente come la percepite? Non ci sono inganni, non ci sono trappole o difese. Ecco, Atoms Aligned, Coming Undone è proprio così. E' un'anima che si denuda non perché deva farlo ma perché ha il dovere primordiale e inconscio di farsi vedere così com'è. Sylvaine, con più inconsapevolezza e naturalità che qualsiasi altra cosa ci regala un disco dove racconta molto più di quello che vuole raccontare. Senza conoscerla scommetterei che lei è esattamente così. La sua musica parla e da una prospettiva nuova da ascoltare con cura.
Pesco due brani da questo grande lavoro.
Il primo è Abeyance. La bellezza, l'incanto. La morbidezza di una melodia che viaggia insieme all'ascoltatore, e poi la fierezza, la forza emotiva, l'urlo misurato. Preziosa, fragile e intensa.
Il secondo è Words Collide. Forse in questo caso possiamo parlare di un brano che riassume molto più fedelmente quello che è questo lavoro e quello che è l'appartenenza al blackgaze. Ma anche in questo caso c'è qualcosa di assolutamente femminile, una concezione diversa della musica, delle sonorità e dei progetti che hanno un tocco e un colore diverso.
Atoms Aligned, Coming Undone è un disco che perfettamente poteva essere firmato da Neige degli Alcest se fosse nato femmina. Questo per dire che dentro a quello che è il mondo del blackgaze, genere che nella mia opinione avrà ancora un grande sviluppo, siamo di fronte a un disco di grandissimo spessore che diventerà un capo saldo. La chiave sta nel fatto che Sylvaine ha saputo mettersi in gioco e che la sua musica è fedelmente un riflesso di quello che lei è, senza trappole ne filtri. E nella musica l'onestà paga sempre.
Voto 9/10
Sylvaine - Atoms Aligned, Coming Undone
Season of Mist
Uscita 02.11.2018
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