giovedì 15 marzo 2018

Rotting Sky - Sedation: in mezzo al rumore, tanta luce

(Recensione di Sedation di Rotting Sky)


Nei giorni nostri diventa sempre più difficile trovare il tempo per buttarsi di capofitto dentro a qualcosa. Questo vale sia dalla parte partecipativa, cioè facendo parte di un progetto, che da quella di ascoltatore o osservatore. Il problema grande di fronte a questo limite è che molto spesso affrettiamo i giudizi alla poche cose che riusciamo ad ascoltare senza riuscir ad avere la dimensione reale e totale di un determinato progetto. Come se ci fermassimo alla lettura di un paio di paragrafi di un libro, escludendo così la possibilità di avere a che fare con un capolavoro. Siamo sempre più multitasking, andando purtroppo a fare tanto in modo superficiale e poco con la giusta attenzione dovuta.

L'idea di un doppio sguardo profondo è quello che c'è alla base di Sedation dei Rotting Sky. Il primo è quello della Sentient Ruin Laboratories che ha avuto la capacità di riscattare un disco interessantissimo che ormai sembrava destinato a non avere lunga vita, a rimasterizzarlo e rilanciarlo con una nuova luce. Questo perché delle copie che originalmente circolavano di questo disco uscito nel 2014 ormai nessuna era più rintracciabile. Ma per spiegare il perché della bontà di questo gesto dobbiamo andare a parlare del secondo aspetto fondamentale di questo disco:
Sedation è un lavoro che nasconde le sue pietre più preziose nel profondo. Fermarsi alle prime impressioni che vengono fuori dalle prime due canzoni è un assoluto errore. Tutta la complessità di questo lavoro viene apprezzata ascoltandolo per intero e avendo a che fare con i contrasti che illuminano l'integrità di questo progetto. E' come tutto lo squilibrio iniziale trovasse il suo perché nella conclusione di questo lavoro, come se tutto il rumore presente smettesse di essere rumore per trasformarsi in musica e luce. Tutto grazie a un'impronta assolutamente personale che governa tutto quanti.

Rotting Sky

Infatti un'altra informazione da tenere assolutamente in conto è il fatto che Rotting Sky è un progetto personale, una one man band, e come di solito capita in questi casi tutto quello che viene dentro a Sedation è un compendio dell'avventura musicale del suo creatore, T. Mesing. E' per questo che questo disco riesce a mettere sullo stesso piano il black metal, il noise, il drone e qualche sfumatura industrial. In un certo modo la formula che c'è dietro a questo disco è quella di dimostrare che ci sono diverse vie per arrivare a uno stesso risultato. La prima parte di questo lavoro è brutale, sporca, quasi oppressiva. La seconda, invece, è ipnotica, è molto più ricercata, sembra quasi essere docile senza mai esserlo per davvero, ma entrambe queste parti hanno un unico grande scopo, quello di imprigionare l'ascoltatore in un vortice di sensazioni, in un fiume che puntualizza uno stato che è tutto tranne quello normale, ma in un certo modo diventa un modo di spronare l'ascoltatore, di farle capire che questo stato di annientamento è qualcosa di permanete e di quotidiano ma non riusciamo a rendercene conto perché è sempre presente e lo digeriamo a piccole dose. Due vie che dimostrano come può essere il nostro mondo, cioè brusco e senza scrupoli o furbo e ammagliante, inseguendo sempre un unico scopo: governarci ed usarci a piacimento. 

In un certo modo la vita è un gioco ma le sue regole non sono chiare fino in fondo, o si rischia d'interpretarle in modo diverso asseconda di chi c'è dietro. Per quello chi è al potere ha capito che questo gioco deve essere portato avanti con le sue proprie regole, illudendo però tutti gli altri, facendoli credere che ognuno è patrone della propria vita quando in realtà non siamo altro che pedine nella scacchiera di qualcun altro. Per riuscire a portare avanti questo piano veniamo sedati in diverso modo.Ecco, questo è quello che, per me, ci racconta questo Sedation che diventa a tutti gli effetti un disco di rivoluzione e di contrasto con la realtà. Il cielo di Rotting Sky sembra più blu che mai ma nasconde il marcio più profondo che c'è.

Avevo già anticipato che questo è un disco che si sviluppa che ha due parti molto diverse e che, per me, tocca il punto più alto ed interessante nella seconda metà.E' per questo che sottopongo ad un piccolo approfondimento la terza traccia di questo disco dove si verifica questo cambio tanto drastico quanto prezioso.
Tyrants of Sedation è il titolo del brano e nei suoi dodici minuti di durata prende delle direzioni impensabili, come se in una singola traccia potessero vivere svariate tracce. E' un brano che parte con un sovraffollamento di suoni, di rumore, di urla e poi.... poi diventa meraviglioso, come se dopo sollecitare al massimo, quando ormai si sono esaurite tutte le forze, si abbraccia un mondo incredibile. Dal noise misto al black metal  si passa al post rock  che sconfina quasi con lo shoegaze e con un drone che genera uno dei paesaggi sonori più intensi di questi ultimi mesi. Un brano capolavoro che racchiude l'essenza di questo lavoro.



Sedation potrebbe sembrare un disco ostico, drastico nella sua potenza sonora che non lascia grandi spiragli aperti, nel suo modo di essere dissacrante di fronte alla realtà che ci tocca vivere. Ma invece è un disco pieno di bellezza, di quella bellezza che è riservata a pochi privilegiati, a quelli che riescono a guardare con occhi profondi. Per fortuna c'è chi si sforza a riportare sempre alla luce dei progetti come Rotting Sky perché sono fondamentali per tutti noi e per chi ama, veramente la musica.

Voto 9/10
Rotting Sky - Sedation
Sentient Ruin Laboratories
Uscita 09.02.2018

Nessun commento:

Posta un commento