domenica 13 ottobre 2019

Cult of Luna - A Dawn to Fear: le nostre voci inascoltate

(Recensione di A Dawn to Fear dei Cult of Luna)


Cosa cercate nella musica? Più passa il tempo e più mi ci addentro in quell'universo. E mi soddisfa fino in fondo. Ogni nuova scoperta si traduce in qualcosa di positivo paragonabile a una nuova esperienza indimenticabile. Ultimamente mi rendo conto anche di un'altra cosa, cioè che sono capace di fare musica. Di creare e di portare a un grado abbastanza completo quello che nasce dalla mia mente. E tutto ciò non sarebbe mai stato possibile se non ci fosse stato un mondo musicale sopra che mi ha catturato, incuriosito, invitato a viverlo da più prospettive diverse. Perché ascoltare è un conto, capire quello che si ascolta un altro e suonare quello che si ascolta ancora altro. La nostra musica potrebbe sembrare fottutissimamente limitata, abbiamo solo 12 note con le quali possiamo "giocare" ma le combinazioni sono così tante che sembrano 12 parti di una fonte inesauribile. Cosa cerco io nella musica? Quello che sto trovando: comprensione, compagnia e la bellezza di creare.

Come si diventa un colosso? Sicuramente grazie al talento e alla propensione naturale di raggiungere altissime vette. Che i Cult of Luna siano un colosso era ormai chiaro da diverso tempo. Ma la "legenda" deve crescere, deve perdurare e deve regalare nuovi elementi che non facciano traballare quella posizione. Per quello arriva A Dawn to Fear. E' inutile, la musica è cambiata drasticamente negli ultimi 20 anni. Nulla è più come prima ma ci si muove in livelli diversi; quello superficiale è quello della musica usa e getta, brani pronti a mandare al dimenticatoio quello che era appena uscito un paio di mesi fa. Un intero trenino di canzoni insulse che poco e nulla ci regalano. Per quello bisogna tuffarsi nel profondo. Perché è all'ombra che si scovano i dischi più interessanti, quelli che ci regalano una certezza assoluta: la musica non muore mai ma continua in un processo di evoluzione che va a pari passo con l'evoluzione umana. Il mondo cambia, diventa caotico, diventa tecnologico, diventa ancora più particolare con aspirazioni condivise dalla gran maggioranza (stessi vestiti, stesse pettinature, stesse ambizioni, poche domande, divertimento di due soldi da ripetere in infinita quantità) ma creando delle tribù marginali dove qualcosa veramente si muove. Credo che ogni epoca ci ha regalato dei gioielli musicali, dischi che raccontano il passato molto meglio di tanti libri perché semplicemente sono il riflesso di quello che si vive. E allora perché il post metal è diventato così interessante?

A Dawn to Fear

Ed è qui che voglio prendere A Dawn to Fear e inserirlo in questa riflessione. Questo nuovo lavoro dei Cult of Luna ha tutti gli elementi che definiscono questo genere. Atmosfere cupe che vengono tagliate da momenti musica ipnotici e di ricercata bellezza. Una violenza assolutamente controllata che non va mai e poi mai oltre certi limiti. Un'introspezione che fa diventare ogni singola nota un riflesso della personalità di tanti essere umani. 
Ormai tutto è diverso, la tecnologia ha dato voce agli stupidi, troppa, ma ha anche permesso a chi vuole imparare ad avere accesso a molte più fonti, ad avere molti più scambi con persone che cercano le stesse cose e ad avere una voce molto più autorevole. Non voglio dire una sciocchezza ma in genere chi ascolta metal è una persona tremendamente interessante, qualcuno con idee originali, con punti di vista che sono tutto tranne che banali. Ecco, la musica di questo nuovo lavoro della band svedese ha più o meno tutto ciò. Non è mai banale, non è mai semplice ma neanche complessa da risultare incomprensibile. E' un urlo misurato che non nasce dall'isteria ma dal poter permettersi di urlare in un mondo che molto spesso non accetta visioni diverse da quelle che dovrebbero andare bene a tutti. Ci illudono di vivere in un tempo dove tutti abbiamo tutto alla nostra portata ma cercano sempre di farci scegliere le stesse cose, di avere le stesse ambizioni di non lasciare spazio a null'altro. E invece, con profonda intelligenza, c'è tanto altro, c'è un movimento di persone che non si sentono parte di quel mondo e il cui rifiuto condiziona tutto. Perché sì, questo disco così come tanti altri lavori sono figli di un rifiuto, dell'impossibilità di accettare che il mondo continui ad andare nella direzione che va. 

Cos'è e com'è il 2019 per me? Risponderei facendo ascoltare A Dawn to Fear. E' cupo, sì, perché i veri grandi problemi dell'umanità non si affrontano ma è anche una voce nuova. La scelta sta se voler ascoltare e analizzare da dove viene il rifiuto profondo verso la direzione che sta prendendo l'umanità o rilegare questo urlo a l'esotica voce fuori campo di un gruppo di disagiati sociali, esotici nel loro vestirsi di nero ma poco pericolosi per via della distanza che mantengono sempre verso il resto della società. Qui finisce il compito dei Cult of Luna e inizia quello dell'intelligenza, o stupidaggine, di chi ha in mano il potere.

Cult of Luna

Pesco due brani favolosi da questo lavoro, due mostre di quanto diversa e ricercata può essere la creazione di canzoni diverse.
Il primo è The Silent Man. Creazione colossale che fa capire in modo pratico quello che ho cercato di raccontare in queste linee. E' un brano repulsivo, ricercato, ipnotico, mai mansueto, mai scontato, mai libero ma attaccato sempre alla consapevolezza di certe costrizioni, un po' come nostro mondo.
Il secondo è We Feel the End. Toccante, dissacrante, bellissimo e crudele. Non c'è amore nella rabbia? No, tutto il contrario, questo genere di rabbia nasce per il troppo amore. Amore verso il mondo, verso la natura, verso quello che sarebbe bello vivere a pieno ma che viene sistematicamente distrutto. E' un inno alla resistenza, è l'ultimo angolo di poesia rivolto a salvare quello che, forse, purtroppo è insalvabile. E' un brano da brividi, di sottovoce, un brano da ascoltare prima di dormire perché fa capire che ancora c'è umanità e non siamo soli anche se siamo pochi.


A Dawn to Fear traduce al meglio quello che siamo, quello che è un ruolo relegato di essere una voce, autorevole, fuori dal coro. Sono persone così, come i Cult of Luna, quelle che uno dovrebbe avere sempre intorno. Persone che cercano la bellezza nell'essenziale e si arrabbiano se questo non viene garantito, persone disposte a non accettare il corso di un mondo che va sempre di più alla deriva. Educate i vostri figli a essere così.

Voto 9/10
Cult of Luna - A Dawn to Fear
Metal Blade Records
Uscita 20.09.2019

giovedì 3 ottobre 2019

E-L-R - Mænad: Andare nel profondo

(Recensione di Mænad dei E-L-R)


Quante persone sono mai riuscite a toccarvi l'anima? Quante persone sono realmente riuscite a vedervi nudi senza necessità di spogliarvi? E voi, quanta gente siete riusciti a capire profondamente, in quante persone avete lasciato un segno indelebile? 
Viviamo in un'epoca così frenetica e superficiale che la profondità ci fa paura. Ci spaventiamo di fronte alle aperture delle persone pensando che cercano qualcosa in noi per il loro proprio interesse. Non vogliamo correre rischi e se qualcosa va male allora sentiamo che su di noi c'è una congiura cosmica che ci impedirà di essere felici. Ma conoscere qualcuno significa viverlo, significa dare e trovare conforto e confronto. Significa imparare a interpretare ogni sua piccola gestualità. L'intesa vera si raggiunge ad occhi chiusi e senza parlare, solo così ci si annida nell'anima dell'altro.

Mænad

Che responsabilità quella di pubblicare un primo disco! Basta un nulla per fare un passo falso che forse ci condannerà per sempre! E invece, se il disco diventa strepitoso si sarà mai in grado di superarlo? Mænad è un signore debutto, è uno di quei album che ti fanno capire con chiarezza una cosa, cioè che dentro ai cassetti interni dove custodiamo la nostra musica del cuore bisogna liberare spazio per un nuovo gruppo, in questo caso gli svizzeri E-L-R. Trio intenso, impressionante, mai banale che regala uno dei dischi più sorprendenti di quest'anno. Sarà per quello che alle registrazioni di questo album hanno aderito due personaggi come Ryanne van Dorst dei Dool Colin van Eeckhout degli Amenra, cioè due tra i musicisti più intensi e originali che si possono trovare oggi in circolazione. E perché avranno deciso di collaborare con questa band? La risposta cerca non ce l'ho ma ne posso ipotizzare una, perché hanno capito quanta profondità ci fosse nella loro musica e quanta emozione fosse messa in gioco.

Mænad

Mænad è un disco intenso, un disco che ti cattura e non ti lascia mai perché l'interesse a proseguire con l'ascolto cresce di momento in momento. Come sempre fatico a mettere etichette a quello che gli E-L-R sono ma probabilmente la miglior definizione è quella di un atmospheric post doom con spiccate influenze sciamaniche. La loro musica dev'essere capita da dentro. Non c'è altro modo. Vista dall'esterno non rende quanto rende viverla dopo essersi addentrato quanto più possibile. E l'esercizio per farlo non è difficile. Necessità però della giusta predisposizione, di lasciarsi portare dentro a questi loop che in realtà sono un vortice e a ogni giro si entra sempre di più nell'anima di questo disco. Occhi chiusi, dunque, nessuna distrazione ed eccoci pronti a esplorare nuovi orizzonti di un'intimità unica. Orizzonti dove ognuno di noi viene messo al centro, dove ognuno di noi ha a che fare con la propria oscurità. Ma qual è il trucco? Che quando lasciamo andare via l'ansia e la paura i nostri occhi si abituano e iniziano a capire, a scovare dettagli e a cadere nel fascino di aspetti che forse non pensavamo di avere dentro di noi. 
Ogni brano è un viaggio, un'avventura, una specie di rito che ci permette di toccare vette nuove. Questa è la magia della musica, la sua condizione impressionante che diventa molto di più di quello che è. Ogni brano diventa un discorso con noi stessi, con uno sguardo nuovo che permette di vedere tutto da una nuova prospettiva, intensa e sentita.

Mænad

Qui sorge spontanea una domanda. Quanto siete disposti a mettervi in gioco quando ascoltate un disco? Ci sono lavori che necessitano di un coinvolgimento emotivo pieno e Mænad è uno di quelli. La musica degli E-L-R  non è stata concepita per essere ascoltata con superficialità come riempimento di una qualsiasi attività. La loro musica richiede condizioni particolari e queste devono essere seguite perché soltanto così ci fa giungere alle vette che si possono toccare. E sono molto alte e intense.

E-L-R

Come detto prima ogni brano rappresenta un rito, per quello è consigliabile seguirli tutti ma se devo scegliere i momenti più toccanti allora faccio tre scelte.
La prima è Glancing Limbs, il rito d'iniziazione. L'ombrale da oltrepassare per iniziare a capire dove si è arrivati. E come tutte le esperienze del genere l'inizio è un sconcertante ma piano piano che si va avanti si capisce che si sta per vivere qualcosa di speciale, di unico, d'irrinunciabile. Si viene catturati e poi messi di fronte a un'esperienza unica per intensità dalla quale non si può fuggire.
La seconda è Above the Mountains There is Light. Come indica il titolo questo rito ha a che fare con gli ostacoli, con quello che ci sembra insormontabile, quello che ci fa vivere in mezzo al buio più completo. Ed invece sforzandoci e perseverando ecco che si superando gli ostacoli che noi stessi ci mettiamo abbracciamo una luce nuova, pura e intensa. Brano di una bellezza sconvolgente.
La terza e quella più toccante è The Wild Shore. Forse perché è quella che sin dall'inizio ci mette in confronto con noi stessi, con quel che siamo e con la vera volontà di superarci, di essere migliori, di fare quello che veramente vogliamo fare. E' una conclusione perfetta, un modo di affermare se veramente ce l'abbiamo fatta o se ancora non siamo preparati per fare un passo del genere. Mai semplice, mai scontata, dissacrante per l'onestà e l'intensità. Uno dei migliori brani di quest'anno.


Mænad è un'esperienza intensa. E' un disco di quelli che bisogna ascoltare in certi momenti sapendo esattamente cosa si troverà dentro. Per quello è un gioiello, per quello bisogna tenerlo con cura in un angolo prediletto, pronto a prenderlo per aiutarci a essere di più. E adesso la curiosità è immensa su quante altre cose saranno in grado di regalarci gli E-L-R.

Voto: 9/10
E-L-R - Mænad 
Prophecy Productions
Uscita 27.09.2019