giovedì 3 ottobre 2019

E-L-R - Mænad: Andare nel profondo

(Recensione di Mænad dei E-L-R)


Quante persone sono mai riuscite a toccarvi l'anima? Quante persone sono realmente riuscite a vedervi nudi senza necessità di spogliarvi? E voi, quanta gente siete riusciti a capire profondamente, in quante persone avete lasciato un segno indelebile? 
Viviamo in un'epoca così frenetica e superficiale che la profondità ci fa paura. Ci spaventiamo di fronte alle aperture delle persone pensando che cercano qualcosa in noi per il loro proprio interesse. Non vogliamo correre rischi e se qualcosa va male allora sentiamo che su di noi c'è una congiura cosmica che ci impedirà di essere felici. Ma conoscere qualcuno significa viverlo, significa dare e trovare conforto e confronto. Significa imparare a interpretare ogni sua piccola gestualità. L'intesa vera si raggiunge ad occhi chiusi e senza parlare, solo così ci si annida nell'anima dell'altro.

Mænad

Che responsabilità quella di pubblicare un primo disco! Basta un nulla per fare un passo falso che forse ci condannerà per sempre! E invece, se il disco diventa strepitoso si sarà mai in grado di superarlo? Mænad è un signore debutto, è uno di quei album che ti fanno capire con chiarezza una cosa, cioè che dentro ai cassetti interni dove custodiamo la nostra musica del cuore bisogna liberare spazio per un nuovo gruppo, in questo caso gli svizzeri E-L-R. Trio intenso, impressionante, mai banale che regala uno dei dischi più sorprendenti di quest'anno. Sarà per quello che alle registrazioni di questo album hanno aderito due personaggi come Ryanne van Dorst dei Dool Colin van Eeckhout degli Amenra, cioè due tra i musicisti più intensi e originali che si possono trovare oggi in circolazione. E perché avranno deciso di collaborare con questa band? La risposta cerca non ce l'ho ma ne posso ipotizzare una, perché hanno capito quanta profondità ci fosse nella loro musica e quanta emozione fosse messa in gioco.

Mænad

Mænad è un disco intenso, un disco che ti cattura e non ti lascia mai perché l'interesse a proseguire con l'ascolto cresce di momento in momento. Come sempre fatico a mettere etichette a quello che gli E-L-R sono ma probabilmente la miglior definizione è quella di un atmospheric post doom con spiccate influenze sciamaniche. La loro musica dev'essere capita da dentro. Non c'è altro modo. Vista dall'esterno non rende quanto rende viverla dopo essersi addentrato quanto più possibile. E l'esercizio per farlo non è difficile. Necessità però della giusta predisposizione, di lasciarsi portare dentro a questi loop che in realtà sono un vortice e a ogni giro si entra sempre di più nell'anima di questo disco. Occhi chiusi, dunque, nessuna distrazione ed eccoci pronti a esplorare nuovi orizzonti di un'intimità unica. Orizzonti dove ognuno di noi viene messo al centro, dove ognuno di noi ha a che fare con la propria oscurità. Ma qual è il trucco? Che quando lasciamo andare via l'ansia e la paura i nostri occhi si abituano e iniziano a capire, a scovare dettagli e a cadere nel fascino di aspetti che forse non pensavamo di avere dentro di noi. 
Ogni brano è un viaggio, un'avventura, una specie di rito che ci permette di toccare vette nuove. Questa è la magia della musica, la sua condizione impressionante che diventa molto di più di quello che è. Ogni brano diventa un discorso con noi stessi, con uno sguardo nuovo che permette di vedere tutto da una nuova prospettiva, intensa e sentita.

Mænad

Qui sorge spontanea una domanda. Quanto siete disposti a mettervi in gioco quando ascoltate un disco? Ci sono lavori che necessitano di un coinvolgimento emotivo pieno e Mænad è uno di quelli. La musica degli E-L-R  non è stata concepita per essere ascoltata con superficialità come riempimento di una qualsiasi attività. La loro musica richiede condizioni particolari e queste devono essere seguite perché soltanto così ci fa giungere alle vette che si possono toccare. E sono molto alte e intense.

E-L-R

Come detto prima ogni brano rappresenta un rito, per quello è consigliabile seguirli tutti ma se devo scegliere i momenti più toccanti allora faccio tre scelte.
La prima è Glancing Limbs, il rito d'iniziazione. L'ombrale da oltrepassare per iniziare a capire dove si è arrivati. E come tutte le esperienze del genere l'inizio è un sconcertante ma piano piano che si va avanti si capisce che si sta per vivere qualcosa di speciale, di unico, d'irrinunciabile. Si viene catturati e poi messi di fronte a un'esperienza unica per intensità dalla quale non si può fuggire.
La seconda è Above the Mountains There is Light. Come indica il titolo questo rito ha a che fare con gli ostacoli, con quello che ci sembra insormontabile, quello che ci fa vivere in mezzo al buio più completo. Ed invece sforzandoci e perseverando ecco che si superando gli ostacoli che noi stessi ci mettiamo abbracciamo una luce nuova, pura e intensa. Brano di una bellezza sconvolgente.
La terza e quella più toccante è The Wild Shore. Forse perché è quella che sin dall'inizio ci mette in confronto con noi stessi, con quel che siamo e con la vera volontà di superarci, di essere migliori, di fare quello che veramente vogliamo fare. E' una conclusione perfetta, un modo di affermare se veramente ce l'abbiamo fatta o se ancora non siamo preparati per fare un passo del genere. Mai semplice, mai scontata, dissacrante per l'onestà e l'intensità. Uno dei migliori brani di quest'anno.


Mænad è un'esperienza intensa. E' un disco di quelli che bisogna ascoltare in certi momenti sapendo esattamente cosa si troverà dentro. Per quello è un gioiello, per quello bisogna tenerlo con cura in un angolo prediletto, pronto a prenderlo per aiutarci a essere di più. E adesso la curiosità è immensa su quante altre cose saranno in grado di regalarci gli E-L-R.

Voto: 9/10
E-L-R - Mænad 
Prophecy Productions
Uscita 27.09.2019

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