lunedì 19 marzo 2018

Rotting Christ - Their Greatest Spells: guida alla definizione di una grande band

(Recensione di Their Greatest Spells dei Rotting Christ)


In tutta onestà devo dire che i dischi compilation di grandi successi mi hanno sempre spiazzato un po'. Riconosco che la possibilità di mettere una specie di punto e di guardarsi indietro per fare il punto della situazione è un privilegio più che meritato per tanti gruppi ma d'altra parte credo che si perda un po' il senso principale di qualsiasi disco, perché dal mio punto di vista è limitante pensare soltanto a una manciata di canzoni piuttosto che a quello che può essere un intero lavoro. Naturalmente è molto più facile fare certi brani belli piuttosto che fare interi dischi bellissimi. Ma come capita in questi casi è importante che dietro a un "best of" ci sia un criterio importante, un ragionamento artistico che dia un senso a tutto il lavoro.

30 anni di carriera e 12 dischi in studio sono senz'altro una giustificazione più che valida per guardarsi indietro. E' quello che capita con i greci Rotting Christ che hanno deciso di mettere insieme 32 brani del loro passato più un nuovo inedito dando vita a un disco doppio di più di due ore e mezzo di musica. Il lavoro è stato intitolato Their Greatest Spells. Questa estrema durata di questo lavoro ci fornisce una chiara indicazione su quello che è l'intenzione della band che non è andata a scremare radicalmente ma ha scelto una track-list che potrebbe perfettamente essere quella da proporre dal vivo. Un'altra indicazione fondamentale per affrontare quest'opera è il fatto che l'ordine col quale sono stati selezionati i brani non corrisponde ad un'evoluzione cronologica permettendo così una lettura particolare. L'aspetto che viene fuori con maggiore chiarezza è il come la band riesce a avere sin dai primi passi fino agli ultimi lavori una linearità dentro alla propria proposta. Com'è naturale molte cose sono cambiate in 30 anni, e per fortuna è così, perché la staticità non paga mai, invece l'evoluzione diventa preziosa. Ma nel caso dei greci quest'evoluzione non ha mai stravolto il loro discorso musicale, al massimo l'ha affinato.

Their Greatest Spells

Un'altra lettura che viene fuori ascoltando Their Greatest Spells è quella di capire perché i Rotting Christ sono una band di riferimento nel metal degli ultimi 30 anni. In altre parole, per un neofito che vuole approcciarsi alla musica della band, capendo pregi e difetti, questo disco lascia chiaro tutto quanto sin da subito. Anzi, bisogna dire che di difetti, tranne se si fa una lettura soggettiva, non sono molto presenti. Questo discorso non è mirato a fare un ragionamento "campanilistico" ma si basa soltanto sulla consapevolezza di stare parlando di una band che ha una personalità inuguagliabile. Questo disco permette di capire quali sono le caratteristiche che finiscono per definire la musica degli ellenici. Questo metal che dalle prime indicazioni sembrava accostarsi a uno dei generi più in voga a fine degli anni 80, cioè il death, per poi distanziarsi da quel tronco andando a prendere caratteristiche proprie del loro posto di provenienza. Insomma, possiamo inglobare tutto quanto dietro alla definizione di dark metal, cioè un genere dove diventa assolutamente fondamentale il mondo sonoro che lo giustifica. Dentro a tutto questo, questa specie di spiritualità oscura, non sono necessari eccessi o estremi. La musica arriva diretta, naturale ma non per quello scontata. Questa è la chiave del successo della band, quella capacità di essere unici ma nello stesso tempo di non fare nulla di così complesso da dover interpretare soltanto dopo ripetuti ascolti.

Their Greatest Spells

Their Greatest Spells è dunque un modo perfetto d'approcciarsi alla musica dei Rotting Christ ma è, anche, una guida  fondamentale per capire come dev'essere fatta la musica, come la formazione di una personalità musicale sia un processo complesso ed interessante, come tutta la strada intrapresa porta a una meta che non sempre è chiara e definita quando s'inizia e che, molto spesso, è molto più elevata di quello che si credeva.

Rotting Christ

Come detto prima questo disco ci regala un nuovo inedito e dunque mi focalizzerò ad analizzare solo quel brano, visto che tutti gli altri erano già conosciuti al grande pubblico.
Il brano in questione s'intitola I Will not Serve. Quando si aggiungono nuovi brani a delle raccolte come questa c'è sempre il rischio d'inserire qualcosa che non è all'altezza del resto del materiale ma in questo caso non è così. Questa canzone permette di capire perfettamente la personalità della band, questa oscura spiritualità che poteva solo nascere in Grecia regalandoci una grande profondità mitologica.


Their Greatest Spells non è soltanto un "best of" ma è una racconta di fotografie sonore che percorrono i primi 30 anni dei Rotting Christ. Mai scontati, mai superati, sempre pronti a dare quei piccoli salti per essere da una parte in sintonia col passaggio del tempo, e d'altra per far capire che la loro musica è sempre sopra ai calendari, qualcosa che forse in pochi possono affermare.

Voto 8,5/10
Rotting Christ - Their Greatest Spells
Season of Mist
Uscita 23.03.2018

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