sabato 23 settembre 2017

Row of Ashes - Let the Long Night Fade: camaleontico adattamento

(Recensione di Let the Long Night Fade dei Row of Ashes)


Quanti aspetti e sfumature può avere la nostra personalità? Sin da piccoli siamo stati abituati ad avere a che fare con persone dai più svariati caratteri, e noi stessi ci siamo sviluppati crescendo in un modo particolare di essere. Ma dentro al nostro stesso carattere ci sono tanti aspetti diversi, possiamo passare da stati di tranquillità ad altri di disperazione, di rabbia o molte altre cose. E' qualcosa di naturale, di normale, una specie di eterna lotta con noi stessi. Perché com'è naturale tutto vorremmo stare bene sempre ma non è possibile. E quando decidiamo di condividere il nostro tempo ed i nostri spazi con qualcun altro sono questi cambiamenti di carattere quello che diventa l'aspetto più difficile di vita.

Let the Long Night Fade è il primo disco dei londinesi Row of Ashes e ci permette di conoscere una band camaleontica, pronta ad offrirci un ventaglio di sensazioni e di sentimenti pian piano che scorrono i brani di questo disco. Chiave in questo senso è il lavoro vocale femminile perché i ranghi che riesce a toccare la voce ci portano da una dolcezza nostalgica fino ad una grinta graffiante. Naturalmente l'ausilio della parte musicale aiuta a che queste sensazioni vengano amplificate. Questa dinamicità è chiave per capire questo lavoro e quella che sembra essere l'essenza della band. Infatti sia il gruppo che questo disco diventano delle specie di contenitori dove confluiscono tutte le idee e le volontà di quattro musicisti con percorsi diversi e con gusti diversi. Sono un fermo sostenitore di esperimenti del genere, perché quando c'è l'ambiente giusto per fare confluire tutta una serie di inquietudini musicali allora nasce qualcosa di nuovo ed invariabilmente, col corso del tempo, si finisce per creare un linguaggio musicale interessante.

Let the Long Night Fade


Ma quali sono i mondi musicali che girano intorno alla musica dei Row of Ashes? Come al solito diventa un esercizio abbastanza incomodo cercare di elencare tutto quello che si sente dentro a questo Let the Long Night Fade ma certi aspetti vengono fuori con chiarezza. Forse a regnare su tutto è una bella propensione sludge metal ma vissuta a mo' dei Neurosis, vale a dire con immensa personalità e con la voglia di non rimanere inchiodati solo a questo mondo. Infatti le vie trasversali per le quali fugge la musica della band sono ampie ed interessanti. Per quello vediamo anche diversi aspetti di post metal ma anche dei flirt più o meno dichiarati con una dimensione più dark ed alternativa. Infatti questo disco è sempre immerso in una dimensione oscura, ma nella quale l'oscurità è a due vettori. Uno che sembra esterno e che colora tutti gli aspetti della musica della band, la voglia di avere un suono più acido che cattivo, di essere a metà strada tra la nota ed il rumore. L'altro invece è interno, ed è lì che tutto diventa più vellutato, che la voce prende una strada dolce, bella, molto melodica, ma mai felice, mai luminosa, Questo è il lavoro portato d'avanti dalla band, questa la sua voglia di essere originali e la capacità di esserne riusciti.

Questo Let the Long Night Fade è un disco molto interessante. Sorprende la capacità di una band giovane come Row of Ashes di avere tanta sicurezza, soprattutto perché la loro idea sonora non si sviluppa in una sola linea o genere, ma si nutre di contaminazioni trasversali. E' come avere a che fare con una persona che riesce continuamente a cambiare carattere ma ogni parte che va vedere è molto interessante. Questi londinesi hanno tutta la forza per rubarsi la scena, bisogna tenerli d'occhio.

Row of Ashes

Pesco due canzoni.
La prima è la title track e sin da subito ci fa capire qual è la voglia della band. Cioè quella di non essere racchiusa in un solo mondo musicale. E' un brano che cambia molto essendo bello lungo ma funge da perfetto riassunto di quello che fa il gruppo. Molto interessante.
La seconda ha l'impronunciabile titolo di 12.5907786999999987 55.6852689. Se si tratta di coordinate ci ritroviamo in mezzo al mare Arabico, altrimenti personalmente non so di cosa si tratta. Ma concentriamoci sul brano, che è meglio. Come vi avevo detto in questo disco attraversiamo tutta una serie di momenti, come se fossero dei cambi caratteriali. Questo capita anche in questo brano, dove la voce, ed insieme ad essa la musica, passa da essere molto dolce ad essere grintosa come in altri momenti, ma non è la stessa energia, qua si tratta come se fosse quasi un urlo disperato. In tutti i casi questo è un brano perfetto per capire che cosa sa fare la band.


Credo che sarà molto interessante seguire le orme dei Row of Ashes perché questa loro propensione di essere dinamici e di abbracciare tutta una serie di personalità musicali è degna di essere approfondita per dare nascita ad un loro modo di fare musica. Intanto questo Let the Long Night Fade permette di farci un'idea molto chiara su quali sono le strade musicali che riescono a intraprendere molto brillantemente. Ottimo debutto.

Voto 8/10
Row of Ashes - Let the Long Night Fade
Third I Rex
Uscita 24.09.2017

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