mercoledì 13 marzo 2019

Lucy in Blue - In Flight: il retrogusto è tutto

(Recensione di In Flight dei Lucy in Blue)


C'è un aspetto magico nella musica, uno dei tanti. Provate a pensare alle proposte musicali che si possono trovare in giro. Troverete sicuramente delle proposte attuali, artisti che da poco sono in giro ma che riescono a prendere un grande protagonismo. Troverete anche tutta una serie di proposte che invece hanno il sapore del passato. Basta pensare che esistono molti gruppi che suonano musica medievale o, basta anche questo, qualsiasi opera di musica classica non contemporanea ci permette di sentire quello che è stato composto secoli fa. Perché questo fascino del passato? Perché la musica è memoria, la musica è uno dei migliori modi di fermare il tempo e di capire universalmente cosa abbiamo attraversato come specie.

In Flight

Se non è la prima volta che leggete qualche post di questo blog saprete perfettamente che il "filtro" che mi permette di capire quello che voglio recensire da quello che lascio passare si basa soprattutto nell'aspetto della novità. Per me novità non vuol dire inventarsi qualcosa di sana pianta ma regalare nuovi spunti a qualcosa che magari esiste già. Per quello anche se il genere che regna sovrano in questo secondo disco dei Lucy in Blue è il rock progressivo marcatamente anni 70 ho il piacere di parlare, e di scrivere, su In Flight. Qui entriamo in una tematica che è uscita antecedentemente recensendo altri lavori che, curiosamente o no, provenivano sempre dalla prolifica Norvegia. Questa tematica ha a che fare con la capacità di essere attuali seppur affidandosi a generi che hanno sconvolto il mondo diversi anni fa. Per quello, sin da subito, affermo che questo lavoro dà nuove letture e nuovi schemi al mondo del rock progressivo.

In Flight

Il perché In Flight ha qualcosa di nuovo da comunicare è dovuto alle scelte sonore che sebbene hanno come punto di partenza un genere di 50 anni fa d'altra parte riescono ad avere uno sguardo che possiamo tranquillamente definire come "moderno". In altre parole, questo disco dei Lucy in Blue difficilmente sarebbe nato negli anni 70, e non perché abbia aggiunte che sono venuti fuori solo successivamente nel tempo ma perché c'è un sotto testo che ci svela che si tratta di un disco degli anni 2000. Non è qualcosa facilmente definibile perché diventa quasi una semplice sensazione che si assomiglia al retrogusto che lascia un vino nel palato. Ecco, quel vino che si è bevuto ha un retrogusto che non sarebbe mai esistito cinque decadi fa. Per quello l'incontro di rock progressivo e rock psichedelico che s'intrecciano in questo album non è un omaggio ai tempi passati ma la scelta del migliore strumento per raccontare musicalmente quello che si è.

In Flight

L'aspetto interessante e che, forse, è solo una mia supposizione, i Lucy in Blue non abbiano fatto alcuna scelta consapevole per arrivare a questo risultato. Mi viene da pensare che hanno composto In Flight mettendo all'opera la musica che amano e che si sono ritrovati a suonare ma il mondo del 2000 è assai diverso da quello dei 70, per quello il risultato ha tutta una serie di "subarmoniche" che danno un colore diversissimo da quello di tanti lavori del passato.

Lucy in Blue

Prendo due brani che forse riescono a trasmettere meglio quello che intendo.
Il primo è Alight, Pt 2. Forse è il tocco, forse è l'intenzione ma questo brano è intrinseco della personalità della band. E' un brano che forse nessun'altra band riuscirebbe a suonare nello stesso modo. Un brano che ha tutti gli elementi che ci parlano del passato ma che diventano presente e realtà. Il biglietto da visita perfetto.
Il secondo è Matricide. In questo brano il gruppo dimostra cosa sa fare utilizzando la parte più acida e psichedelica. Senza però eccedere mai, calcolando tutto a dovere. Brano che funziona perfettamente.


In Flight ci dimostra che non c'è una data di scadenza per certi generi, che imparando a utilizzare a dovere gli elementi che lo compongono si può sempre suonare moderno e attuale. Tutto grazie alla personalità messa in gioco dai Lucy in Blue che permette di avere un'unicità che si allontana completamente da qualsiasi tentativo di clonazione di qualcosa preesistente.

Voto 8/10
Lucy in Blue - In Flight
Karisma Records
Uscita 12.04.2019


1 commento:

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