martedì 25 aprile 2017

Emphasis - Black.Mother.Earth: la musica è il miglior viaggio

(Recensione di Black.Mother.Earth degli Emphasis)


Sarebbe opportuno che i politici capissero che la cultura si evolve e si esprime in tanti modi diversi. Sarebbe opportuno che capissero che la salvaguardia della storia e delle tradizioni del proprio posto può essere fatta in tanti modi diversi e che certi linguaggi arrivano con maggiore facilità alle generazioni più giovani. Purtroppo queste cose sono spesso un miraggio, qualcosa d'impossibile d'ottenere ma c'è qualche piccola eccezione degna di nota.

Quando mi è arrivata la copia di Black.Mother.Earth dei croati Emphasis una delle cose che più mi chiamò l'attenzione è il fatto che questo lavoro è stato registrato in collaborazione con il ministero dell'arte e della cultura della nazione balcanica. Che bella cosa che un governo abbia l'altezza di pensiero di capire che un disco di post metal è un veicolo utile alla promozione culturale e territoriale. Infatti questo disco ha tanto di Croazia, se non altro perché prende ispirazione dall'opera di uno scrittore croata: Kristian Novak
Andando oltre a questo primo fatto molto interessante c'è da dire che questo lavoro, terzo nella carriera della band, è un disco fantastico, interessante, intenso, sentito e piacevolissimo. Lo è perché prende i fondamenti del post metal e gli mette in gioco in modo magistrale. Brani di lungo sviluppo che riescono a ricreare delle atmosfere molto dense dentro alle quali si sente un grande trasporto. Lo è perché da un tocco personale da parte della band a un genere che, forse, ha il limite di essere abbastanza unidirezionale. Lo è perché inizia con un brano strepitoso di una bellezza unica per poi regalarci tanti altri momenti piacevoli.

Black.Mother.Earth

Musicalmente Black.Mother.Earth è un disco post metal, costruito con linee ossessive di chitarra che non disdegnano la drammaticità dei passaggi lenti e di quelli di pomposa grandiloquenza, con ritmiche molto sostenute, che creano un a base che sorregge perfettamente tutta la struttura. Nel primo brano, Muna, abbiamo la presenza di un coro femminile bellissimo, invece nel resto del lavoro la voce è molto sentita, quasi sofferente, ma diventa una perfetta guida dentro al mondo costruito dagli Emphasis. Ma parlare semplicemente di un disco di post metal sarebbe riduttivo, per quello tanti passaggi si sviluppano dentro a quello che è un linguaggio prettamente post rock, con paesaggi sonori onirici, spesso legati ad una grande dose di nostalgia. C'è anche molto di metal, nelle ritmiche schiaccianti di basso e batteria, nei riff taglienti di chitarra, ma tutto messo in gioco con lo scopo finale, con la voglia di comunicare questo grigio mondo presente in tutto questo disco. Infatti, come faccio spesso, questo è uno di quei dischi bianco e nero, quei dischi che giocano con l'insieme di quei due colori senza voler colorare con altre tonalità perché è fondamentale quella linearità. 

Personalmente non sono mai stato ancora in Croazia, ma spero di rimediare presto, e l'impressione che ho ascoltando questo disco è che una gran parte di quello che si può vedere e vivere lì è intrinseco in questo Black.Mother.Earth perché questo è un disco che parla della storia che si vive e si respira nei luoghi che sono stati testimoni della storia, della vita e morte di generazioni e generazioni di uomini. Gli Emphasis costruiscono dunque un disco molto importante, che sa di profondità, che racconta non tanto con le parole ma soprattutto con la musica. Si sente che c'è una grandissima e riuscitissima comunione tra quello che voleva essere raccontato e tra il risultato finale. Questo è uno di quei dischi che compiono perfettamente con quello che era stato prefissato. Non è roba semplice da fare.

Emphasis

Vi ho parlato di Muna, brano d'apertura di questo disco, che in realtà funge da introduzione. E' un brano incantevole, dovuto soprattutto alla presenza di una linea vocale femminile molto molto bella. E' il portale d'ingresso a tutto il lavoro e merita un ascolto molto attento, perché riesce perfettamente a proiettarci nel mondo desiderato dalla band.
Rivers Under è un altro brano che mi è particolarmente piaciuto. Mentre il primo è incantevole questo secondo lavoro permette di capire qual è la vera anima della band. E' qui che si capisce l'intenzione musicale, l'insieme di elementi e l'intensità del post metal proposto dai croati. Brano intenso, piacevole, un'altalena di emozioni che si susseguono in questi contrasti musicali.


Consigliatissimo questo Black.Mother.Earth. Consigliatissimo a tutti quelli che amano il post metal ma anche a chi cerca nella musica un modo di viaggiare senza muoversi. Gli Emphasis regalano 40 minuti di bellezza, di mondi senza tempo, di emozioni, di contrasti. Qualsiasi governo dovrebbe fomentare lavori del genere. Se così fosse questo sarebbe un mondo migliore, molto migliore.

Voto 8,5/10
Emphasis - Black.Mother.Earth 
Geenger Records
Uscita 28.04.2017

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