(Recensione di Stars Al-Med Hum di Shibalba)
Si sa, nella musica ciascuno cerca una via di sfogo o un modo di fomentare un determinato stato d'animo. Per quello la musica che ascoltiamo spesso diventa il riflesso di quello che siamo, di come si comporta la nostra personalità. Per quello i gusti possono evolversi col tempo, perché così come si cambia anche la musica ci deve dare altre sensazioni. Per quello in ogni momento decidiamo qual è la musica migliore per andare a riflettere quello che viviamo proprio in quel momento. E per quello sicuramente le persone più interessanti sono quelle che riescono ad ascoltare quanta più musica diversa.
Stars Al-Med Hum non è un disco per tutti. Perché la musica dei Shibalba non è per tutti. Non è musica di semplice digestione perché è motivata da una serie di concetti che non hanno molto a che fare con la musica più "tradizionale". Più che mai affrontare questa musica significa entrare in mondi che generalmente rimangono inesplorati. E' donarsi a uno stato di trans, ad affrontare un viaggio astrale ed esplorare gli angoli più nascosti del subconscio. L'aspetto fondamentale di quest'esercizio sta nel indirizzare questo viaggio nella direzione che ciascuno preferisce o necessita. Per quello la meta che si raggiungerà sarà sempre diversa. Qualcuno potrebbe dare un significato mistico, qualcun altro potrebbe andare verso delle zone oscure, qualcuno invece cercherà di scoprire degli aspetti che rimangono sempre nascosti, qualcun altro avrà una specie d'illuminazione religiosa, a prescindere di che religione si tratti. Questo è il potere di questa musica, questo è il viaggio che s'intraprende appena inizia l'ascolto di quest'album.
Immagino che sia già molto chiara qual è la naturalezza della musica di Stars Al-Med Hum. Musica che spesso viene definita come meditative trance dark ambient per la capacità musicale dei Shibalba di condurre l'ascoltatore verso l'interno essendo un lume che più che condurre illumina gli angoli oscuri che ciascuno decide d'esplorare. Credo che qui radichi la chiave di lettura di questo disco, perché non si tratta di un lavoro che impone una strada inopinabile ma è, al contrario, una porta d'acceso verso un mondo dove ognuno scegli qual è la direzione che deve prendere. Per quello aspetti sciamanici si mescolano con sonorità drone, col dark ambient e con questo trance costruito con l'ipnotica reiterazione di basi ritmiche. Un disco, dunque, che ha la capacità di trasportare l'ascoltatore senza definire con chiarezza il dove, perché non è quello l'obiettivo. Il viaggio che ciascuno fa cambierà di volta in volta, dimostrandosi una esplorazione profonda di quello che non facciamo vedere tutti i giorni. Per quello è un lavoro da ascoltare in assoluto relax, pronti a viaggiare e a affrontare noi stessi.
Stars Al-Med Hum diventa, dunque, un invito a lasciarsi trasportare in profondità, a lasciarsi andare alle cose che normalmente si cerca di tenere a bada. I Shibalba tornano a raggiungere una grande maestria in quello che si propongono, in questa capacità di aprire delle porte verso degli angoli tutt'altro che facile da raggiungere. Per quello chi apprezzerà questo disco non lo farà tanto per la sua struttura musicale quanto per la possibilità di vivere delle cose straordinarie.
Tutte le tracce di questo disco hanno parte del loro titolo simile, cioè Alignment. Io prendo la seconda traccia e ve l'approfondisco un po' di più.
Il suo titolo è Alignment II TEI Re Re Re e se l'ho selezionata è perché è quella meno "sciamanica" dove si può apprezzare in modo più nitido l'utilizzo di strumenti come la chitarra elettrica o le tastiere. Per tutta la parte iniziale può sembrare più una "canzone" anche se sin dall'inizio c'è spazio per basi che si ripetono ossessivamente. Dopo si sviluppa in profondità, come se piano piano si andasse ad abbracciare degli abissi interni per trovare qualche piccolo raggio di sole che indica dove avviene la risalita.
Dunque rilassatevi, trovate un'ora nella quale nessuno vi disturberà, spegnete telefono, mettetevi comodi e fate partire Stars Al-Med Hum. Chissà dove vi porterà questo viaggio, chissà che cose vedrete, chissà se vorrete tornare a farlo o meno. Intanto c'è da ringraziare i Shibalba per il biglietto, ricordando che spesso diventa più significativo il tragitto e non la meta. Buon viaggio a tutti.
Voto 8/10
Shibalba Stars Al-Med Hum
Agonia Records
Uscita 23.11.2018
Pagina Facebook Shibalba
Pagina Bandcamp Shibalba
Il suo titolo è Alignment II TEI Re Re Re e se l'ho selezionata è perché è quella meno "sciamanica" dove si può apprezzare in modo più nitido l'utilizzo di strumenti come la chitarra elettrica o le tastiere. Per tutta la parte iniziale può sembrare più una "canzone" anche se sin dall'inizio c'è spazio per basi che si ripetono ossessivamente. Dopo si sviluppa in profondità, come se piano piano si andasse ad abbracciare degli abissi interni per trovare qualche piccolo raggio di sole che indica dove avviene la risalita.
Dunque rilassatevi, trovate un'ora nella quale nessuno vi disturberà, spegnete telefono, mettetevi comodi e fate partire Stars Al-Med Hum. Chissà dove vi porterà questo viaggio, chissà che cose vedrete, chissà se vorrete tornare a farlo o meno. Intanto c'è da ringraziare i Shibalba per il biglietto, ricordando che spesso diventa più significativo il tragitto e non la meta. Buon viaggio a tutti.
Voto 8/10
Shibalba Stars Al-Med Hum
Agonia Records
Uscita 23.11.2018
Pagina Facebook Shibalba
Pagina Bandcamp Shibalba