(Recensione di Made of Breath Only degli sleepmakeswaves)
C'è qualcosa di più visivo, colorato ed emotivo del post rock? Esiste un genere qualsiasi che sia in grado di generare la stessa quantità di immagini? Chi fa post rock è un architetto che costruisce a son di note delle costruzioni che non hanno soltanto una funzionalità pratica, ma che sono piene di arte.
Queste prerogative sono tutte presenti in Made of Breath Only, terzo LP degli australiani sleepmakeswaves. Disco allineato completamente con le maggiori pubblicazioni di post rock, ha visto la luce grazie ad una campagna di crowdfunding che ha raccolto la per niente frivola cifra di 40 mila dollari. Quello che l'ascoltatore si troverà di fronte sarà, come nella migliore tradizioni di questo genere di lavori, un album che costruisce strumentalmente delle storie o dei concetti, delle idee o delle emozioni. E queste costruzioni sono molto effettive, illustrano perfettamente, e in modo corale, le intenzioni della band. Si sente la loro impronta, il loro modo di scrivere e di intraprendere una direzione ben definita che regala per gli sleppmakeswaves un posto riservato in quest'orizzonte chiamato post rock. Essendo molto facile cadere nella comparazioni con mostri sacri di questo genere è interessante vedere che cosa di nuovo ci regala questo Made of Breath Only. La differenza essenziale con tanti altri gruppi sentiti è che l'origine musicale dei quattro musicisti della band non ha soltanto delle radici dentro al mondo del post rock ma non disdegna a utilizzare sfumature più legate all'hard rock e certe incursioni che mettono insieme jazz e rock progressivo. Aggiungiamoci qualche pennellata d'elettronica e il quadro dovrebbe essere abbastanza chiaro.
Musicalmente credo di aver reso l'idea di quello che c'è dentro a Made of Breath Only, per quello voglio adesso orientarmi maggiormente su quello che ha a che fare con il trattamento sonoro dato dagli sleepmakeswaves. La prima cosa da dire è che la strada intrapresa dalla band australiana è una strada abbastanza luminosa, e anche se abbiamo a che fare con canzoni che suggeriscono tematiche più buie, per esempio The Edge of Everything o Midnight Sun, il risultato è sempre speranzoso, grandiloquente, come se abbracciassimo una saggezza importante. Infatti le tematiche trattate sono sempre suggerite da un concetto, da un'idea iniziale, un'immagine che trova poi uno sviluppo ed un approfondimento attraverso la musica della band. E' molto interessante questo punto di vista, questo modo di vedere tutto da una prospettiva distante ma molto sentita contemporaneamente. Come se il narratore cambiasse spesso, passando da raccontare in prima persona a farlo in modo più onnisciente.
Made of Breath Only è uno di quei dischi che ti fanno pensare che la vita sia bella. Quando arriva la fine delle canzoni c'è un sorriso stampato in faccia e la voglia di uscir a correre per strada. E' un disco da viaggio, non solo perché fa viaggiare ma anche perché è l'alleato ideale di percorsi lunghi, col vento in faccia e gli occhiali da sole a completare una specie di rituale di pace e felicità. Questa è la grande capacità degli sleepmakeswaves che ci regalano un disco di ottimismo, di quella sovraesposizione voluta, quando c'è bisogno di fare entrare quanta più luce possibile.
Due brani da presentarvi più esaustivamente.
Il primo è Tundra. L'ho selezionato perché credo che serva a capire la differenza musicale della band con altri esponenti del mondo del post rock. C'è un tocco, che dipende soprattutto dalle chitarre, che regala un'impronta hard rock, fatta da riff ricorrenti ed ostinati. In tutti casi non bisogna pensare che si tratta di un brano hard rock perché non lo è proprio, pesca soltanto quella caratteristica.
Il secondo è Glacial e se l'ho scelto è perché permette di capire qual è la capacità costruttiva della band. Con questo brano si sente il giacchio ed il freddo. Si vedono distese di giacchio immense dove il bianco contrasta con un cielo prepotentemente blu. E il sole incrementa ulteriormente questa sensazione di luminosità così forte da far male agli occhi.
Made of Breath Only è materiale, sleepmakeswaves sono i costruttori. Il risultato delle loro creazioni ha sostanza, solidità ed un infinità di testure da scoprire. Per quello è un disco che oltre ad ascoltarsi va anche toccato ed osservato. E' un luogo così piacevole da non voler andare via.
Voto 8,5/10
sleepmakeswaves - Made of Breath Only
Pelagic Records
Uscita 31.03.2017
Sito Ufficiale sleepmakeswaves
Pagina Facebook sleepmakeswaves
Due brani da presentarvi più esaustivamente.
Il primo è Tundra. L'ho selezionato perché credo che serva a capire la differenza musicale della band con altri esponenti del mondo del post rock. C'è un tocco, che dipende soprattutto dalle chitarre, che regala un'impronta hard rock, fatta da riff ricorrenti ed ostinati. In tutti casi non bisogna pensare che si tratta di un brano hard rock perché non lo è proprio, pesca soltanto quella caratteristica.
Il secondo è Glacial e se l'ho scelto è perché permette di capire qual è la capacità costruttiva della band. Con questo brano si sente il giacchio ed il freddo. Si vedono distese di giacchio immense dove il bianco contrasta con un cielo prepotentemente blu. E il sole incrementa ulteriormente questa sensazione di luminosità così forte da far male agli occhi.
Made of Breath Only è materiale, sleepmakeswaves sono i costruttori. Il risultato delle loro creazioni ha sostanza, solidità ed un infinità di testure da scoprire. Per quello è un disco che oltre ad ascoltarsi va anche toccato ed osservato. E' un luogo così piacevole da non voler andare via.
Voto 8,5/10
sleepmakeswaves - Made of Breath Only
Pelagic Records
Uscita 31.03.2017
Sito Ufficiale sleepmakeswaves
Pagina Facebook sleepmakeswaves